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4/8/2009 (Archivio storico)
Prima sessione del Tribunale Penale Internazionale per la Ex-Jugoslavia, L'Aja, 1993
© UN Photo

Nazioni Unite: il Consiglio di Sicurezza e gli sviluppi più recenti in relazione ai Tribunali penali internazionali

 

Entro la fine di agosto 2009, il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite riceverà i rapporti annuali del Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia (ICTY) e di quello per il Ruanda (ICTR). Questi rapporti, che vengono pubblicati come documenti sia del Consiglio di Sicurezza sia dell'Assemblea Generale, sono normalmente discussi durante il mese di settembre dalla sola Assemblea Generale.

Si prevede che i rapporti di quest'anno includano, tra le altre informazioni, gli orari e le date dei processi, gli aggiornamenti più recenti sui ricercati ancora latitanti, lo stato di avanzamento in relazione all'istituzione di un meccanismo residuale e, per la prima volta, una sezione sulle attività del Gruppo di lavoro informale del Consiglio di Sicurezza sui tribunali internazionali.

Il 7 luglio il Consiglio ha adottato le Risoluzioni 1877 e 1878 che estendono fino a dicembre 2010, oppure fino al completamento del proprio incarico, se ciò dovesse avvenire prima della data fissata, rispettivamente: la prima, i termini di 11 giudici permanenti e 19 giudici ad litem del tribunale per l'ex Yugoslavia e, la seconda, i termini di 6 giudici permanenti e 11 giudici ad litem di quello per il Ruanda.

Inoltre il Consiglio di Sicurezza ha deciso di rivedere entro dicembre l'estensione dei termini per i giudici permanenti che sono stati membri della Camere d'Appello ed ha concordato che due giudici del Tribunale per il Ruanda potranno lavorare part-time per il resto del periodo in cui rimarranno in carica pur sottolineando che ciò non costituisce un precedente.

Tra gli altri recenti sviluppi che riguardano l'attività dei due tribunali penali internazionali si segnala che:

  • l'8 luglio il Tribunale penale per l'ex Iugoslavia ha respinto la richiesta dell'ex leader serbo bosniaco, Radovan Karadzic, di avere riconosciuta l'immunità per via di un accordo che egli sostiene di aver stretto con il Governo degli USA nel 1996;

  • il 14 luglio il Tribunale penale per il Ruanda ha incarcerato l'ex governatore di Kigali, Tharcisse Renzaho, colpevole di genocidio, stupro e omicidio.

  • Il 22 giugno il Tribunale penale per il Ruanda ha condannato Callixte Kalimanzira, un ex Ministro degli interni, a trent'anni di prigione per genocidio e complicità in crimini di genocidio.

Il Gruppo di lavoro informale del Consiglio ha tenuto, a partire da gennaio, 19 incontri per discutere i dettagli relativi all'istituzione di uno o più meccanismi residuali. Inoltre, il gruppo ha considerato le richieste per l'estensione dei mandati dei giudici e ha preparato la bozza della risoluzione per rendere effettive tali estensioni.

Le questioni residuali discusse dal Gruppo di lavoro includono: i processi ai latitanti, i casi di oltraggio, la protezione dei testimoni, il riesame delle sentenze, i deferimenti di casi alle giurisdizioni nazionali, l'assistenza alle giurisdizioni nazionali, la supervisione dell'applicazione della sentenza e il mantenimento degli archivi.

Si prevede che il Gruppo di lavoro cominci le discussioni su una risoluzione che istituisca il meccanismo residuale nella seconda metà dell'anno.