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6/8/2021

OMS: l'aumento dei rifiuti elettronici incide sulla salute di milioni di bambini

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il primo report sull'impatto dei rifiuti elettronici sulla salute dei minori, invitando ad adottare le necessarie misure di tutela a protezione di milioni di bambini, adolescenti e madri in attesa in tutto il mondo, la cui salute è a rischio a causa dei processi di lavorazione non a norma dei rifiuti elettrici ed elettronici. Sono più di 18 milioni i minori coinvolti in questo processo, mentre 12,9 milioni sono le donne in gravidanza che lavorano nel settore informale dei rifiuti, esponendo se stesse e i loro futuri figli ad un alto rischio.

Il report descrive una serie di diverse patologie collegate a questa attività informale, come ad esempio perdita dell'udito, indebolimento del sistema immunitario, lesioni renali, rischi cardiovascolari e alterazioni del DNA. "Un bambino di Agbogbloshie, una discarica in Ghana, che mangia solamente un uovo di gallina, assorbe 220 volte il limite giornaliero di diossine clorurate posto dall'Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA)", ha affermato Marie-Noel Brune Drisse, l'autrice principale del rapporto.

Il volume dei rifiuti elettronici sta rapidamente crescendo a causa di un sempre maggior utilizzo della tecnologia da parte della popolazione mondiale; nel 2019 solo il 17,4% dei residui è stato indirizzato a discariche ufficiali, mentre il resto dei rifiuti è finito in Paesi in via di sviluppo dove sono stati poi gestiti da lavoratori informali. L'OMS fa notare come una corretta gestione dei rifiuti ed il loro riciclo abbiano degli effetti positivi anche sul cambiamento climatico: il GESP (Partnership Globale per le Statistiche sui rifiuti elettronici) ha calcolato che il processo di riciclo dei rifiuti elettronici prodotti nel 2019 ha evitato che venissero rilasciate nell'ambiente ben 15 milioni di tonnellate di biossido di carbonio.

"I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di vivere in un ambiente salutare, e l'esposizione ai rifiuti elettrici ed elettronici, e alle loro numerose componenti tossiche, incide indubbiamente su tale diritto", ha dichiarato la Dott.ssa maria Neira, direttrice del Dipartimento dell'ambiente, cambiamento climatico e salute dell'OMS; "il settore sanitario può avere un ruolo in tutto questo, facendo ricerca ed advocacy, influenzando i decisori politici, coinvolgendo le comunità e raggiungendo altri settori, affinché la questione della salute sia posta al centro delle politiche relative alla gestione dei rifiuti elettronici".