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7/7/2013
immagine di un paese povero con bambini poveri e scritte che riguardano la povertà

Rapporto 2013 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Il Rapporto 2013 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio presentato lo scorso 1 luglio rivela i grandi passi in avanti che i paesi hanno fatto dal 2000 ad oggi per soddisfare gli otto obiettivi di lotta alla povertà. La scadenza per raggiungere a pieno gli impegni assunti è prevista per il 2015: il rapporto sottolinea che tale obiettivo è realizzabile se le nazioni intensificano maggiormente i loro sforzi.

Con la Dichiarazione del Millennio, sottoscritta nel settembre 2000, gli stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a raggiungere otto obiettivi fondamentali entro il 2015: dalla riduzione della povertà e della mortalità infantile all'istruzione universale, dalla parità di genere alla prevenzione di AIDS e malaria, passando per la sostenibilità ambientale e la cooperazione globale.

Il Rapporto mostra come le azioni combinate di governi, società civile e settore privato hanno prodotto notevoli progressi nel soddisfare molti degli obiettivi tra cui: il dimezzamento del numero di persone che vivono in condizione di estrema povertà, l'accesso all'acqua potabile per due miliardi di persone, la riduzione della mortalità da malaria, tubercolosi e infezioni da HIV.

Secondo i dati presenti nel Rapporto, sono 700 milioni in meno le persone che vivono in condizione di estrema povertà; inoltre, tra il 2000 e il 2010, i tassi di mortalità per malaria sono diminuiti di oltre il 25 per cento, salvando circa un milione di vite, mentre tra il 1995 e il 2011 sono stati curati circa 51 milioni di malati di tubercolosi.

Altri settori in cui i progressi sono stati significativi includono la riduzione del numero di persone che soffrono di denutrizione e di coloro che abitano negli slums. Tra il 2000 e il 2010, infatti, oltre 200 milioni di abitanti delle baraccopoli hanno avuto accesso a condizioni abitative migliori, fornite di acqua potabile, strutture igienico-sanitarie, spazi vivibili, superando così l'obiettivo di 100 milioni individuato dagli Obiettivi del Millennio.

Tuttavia, come rileva il rapporto, vi sono alcuni obiettivi ancora lontani dall'essere raggiunti, come la parità di genere o l'accesso universale all'istruzione. In particolare, l'obiettivo riguardante la sostenibilità ambientale è fortemente minacciato dall'incremento delle emissioni globali di anidride carbonica (46% in più rispetto al 1990). Il rapporto afferma inoltre che la crisi economica globale ha generato milioni disoccupati e ha ridotto la quantità di aiuti allo sviluppo per i paesi che ne hanno maggiormente bisogno.

Il rapporto, pertanto, sollecita gli Stati ad aumentare i propri sforzi, in particolare nelle regioni che mostrano maggiori difficoltà, al fine di riuscire a realizzare tutti gli obiettivi in modo equo entro il 2015.