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La Rete Mondiale contro le Crisi Alimentari (GNAFC), un’alleanza internazionale delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e di agenzie governative e non governative che collaborano per far fronte comune alle crisi alimentari, ha pubblicato il nuovo Rapporto mondiale sulle crisi alimentari 2022.
La sesta edizione del rapporto è divisa in tre parti: la prima e la seconda parte sono dedicate a fare una panoramica rispettivamente globale e regionale sulle crisi alimentari del 2022, mentre la terza è un’analisi paese per paese delle crisi alimentari verificatesi nell’ultimo anno. Il rapporto fa riferimento, in particolare, a quei paesi e territori in cui l'entità e la gravità della crisi alimentare sono superiori alle risorse e alle capacità presenti a livello locale.
Il documento rivela che dal 2020 al 2021 c’è stato un incremento di quasi 40 milioni di persone esposte al rischio di insicurezza alimentare acuta a livelli critici o peggiori (fasi 3-5 dell’IPC/CH) in 53 paesi o territori.
Le cause della crisi alimentare mondiale sono profonde. Infatti, in un contesto di diffusa povertà e disuguaglianza i dati mostrano che nel 2021 le principali cause dell’aumento dell’insicurezza alimentare acuta sono state: conflitti (+139 milioni soffrono di insicurezza alimentare), eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico (+23 milioni in 8 paesi/regioni), e shock economici (oltre 30 milioni in 21 paesi/territori).
Tutto ciò rende sempre più indispensabile agire tempestivamente sulle cause profonde delle crisi alimentari.
La Commissaria per i Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, ha dichiarato che l’UE si impegna ad agire per rimuovere tutte le cause dell’insicurezza alimentare: dai conflitti ai cambiamenti climatici, dalla povertà alla disuguaglianza. Se, da un lato, è necessario fornire aiuti immediati per salvare vite umane e prevenire una carestia, dall’altro, è fondamentale continuare a sostenere i paesi partner che stanno transitando verso sistemi agroalimentari sostenibili e catene di approvvigionamento resilienti.
Catherine Russell, la direttrice esecutiva di UNICEF, invece, ha sottolineato come questa crisi alimentare abbia grandi ripercussioni soprattutto sui bambini. “La sopravvivenza dei bambini si basa sull’avere a disposizione cibo nutriente ed economicamente accessibile. La buona nutrizione, infatti, è alle fondamenta dello sviluppo e della crescita di un infante. si può dire che quasi metà delle morti di bambini sotto i 5 anni siano attribuibili ad una mancata alimentazione adeguata.” ha affermato.
Inoltre, ha lanciato un appello affinché siano adottate cinque azioni chiave a livello globale per aiutare i bambini colpiti della crisi alimentare, tra cui proteggere l’accesso alle diete nutrienti, sicure, accessibili e sostenibili e implementare i sistemi di previdenza sociale che aiutano le famiglie più a rischio.
Si può leggere il report completo al seguente link.
28/5/2022