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27/8/2014
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Save the Children: pubblicato il Dossier 2014

In occasione della Giornata Internazionale di Commemorazione della Tratta degli Schiavi e della sua Abolizione (23 Agosto), Save the Children ha diffuso il Dossier 2014 dal titolo “Piccoli schiavi invisibili – I volti della tratta e dello sfruttamento”.

Il Report, realizzato sulla base di informazioni contenute in rapporti e documenti recentemente prodotti sul tema della tratta e dello sfruttamento, partendo dalle statistiche mondiali e passando per quelle regionali, vuole mettere infine in evidenza la problematica della tratta e dello sfruttamento di minori in Italia.

Secondo i più recenti dati disponibili, sono 5,5 milioni i minori vittime di lavoro forzato o tratta ai fini di sfruttamento sessuale e lavorativo nel mondo, su un totale di 20,9 milioni di persone coinvolte.
A livello europeo le statistiche più aggiornate sono quelle di Eurostat, secondo cui sono oltre 9.500 le vittime accertate e presunte nel 2010, di cui il 15% - il 12% ragazze ed il 3% da ragazzi - è rappresentato da minori, con un incremento pari al 18% nel triennio 2008-2010.
L’Italia è il paese dove è stato riscontrato il maggior numero di vittime di tratta accertate e presunte - pari a quasi 2.400 nel 2010 - ma guardando al solo ambito dello sfruttamento lavorativo si segnalano cifre ben più elevate: 28.000 i minori tra i 14 e i 15 anni (sia italiani che stranieri) coinvolti in attività definibili a rischio di sfruttamento. Si consideri, in più, le sorti incerte dei circa 9.000 minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia tra il 1 gennaio e il 19 agosto via mare.

Bambini e adolescenti vittime o a rischio di tratta e sfruttamento hanno le provenienze più disparate: Est Europa, Nigeria, Eritrea, Afganistan, Egitto, Bangladesh. Sfruttamento sessuale, matrimoni precoci, coinvolgimento in attività illegali, sfruttamento lavorativo, sono solo alcune delle forme di violenza e di conseguente violazione dei diritti che gli stessi subiscono.

L’assenza di dati comprovati relativi alla grande parte di minori che rimangono invisibili e che non vengono debitamente identificati come vittime di tratta e sfruttamento, sia in ragione della realtà sommersa che non rientra nelle statistiche ufficiali, sia perché rimangono nascosti per non vanificare il loro progetto migratorio, resta d’altronde tra le lacune più profonde da colmare per tentare una risposta al problema.