UNAIDS, UNICEF, OMS: nuova alleanza globale per porre fine all'AIDS nei bambini entro il 2030
In occasione della 24° edizione della Conferenza Internazionale sull’AIDS (29 luglio - 2 agosto 2022), tenutasi a Montréal, in Canada, è stata annunciata la formazione di una nuova alleanza globale per prevenire nuove infezioni da HIV e garantire che entro il 2030 tutti i bambini sieropositivi possano avere accesso alle cure salvavita.
Composta dalle agenzie ONU (UNAIDS, UNICEF, OMS), gruppi della società civile, governi e partner internazionali, l’alleanza ha l’obiettivo di rispondere alla notevole disparità di cure tra bambini affetti da HIV e adulti. Infatti, mentre più di tre quarti degli adulti affetti da HIV ricevono un qualche tipo di trattamento, solo il 52% dei bambini riceve una cura.
La nuova alleanza individua i seguenti punti come i pilastri dell’azione collettiva:
- Colmare il divario di trattamento tra le ragazze e le donne adolescenti che allattano e che convivono con l'HIV e ottimizzare la continuità del trattamento.
- Prevenire e individuare nuove infezioni da HIV tra le ragazze e le donne adolescenti in gravidanza e in allattamento.
- Promuovere test accessibili, trattamenti ottimizzati e cure complete per neonati, bambini e adolescenti esposti e affetti da HIV.
- Affrontare la questione dell'uguaglianza di genere e le barriere sociali e strutturali che ostacolano l'accesso ai servizi.
La Direttrice esecutiva di UNAIDS, Winnie Byanyima sostiene che "mettendo insieme nuovi farmaci perfezionati, un nuovo impegno politico e l'attivismo determinato delle comunità, possiamo essere la generazione che pone fine all'AIDS nei bambini. Possiamo vincere, ma solo insieme".
Secondo UNAIDS, solo attraverso la collaborazione a tutti i livelli della società è possibile creare soluzioni olistiche per prevenire efficacemente l'ulteriore trasmissione dell'HIV.
La nuova alleanza si pone l’obiettivo di stimolare l'innovazione ed affinare l'eccellenza tecnica necessaria per risolvere questo problema urgente.