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UNHCR: il potere dello sport per l’educazione e lo sviluppo dei bambini e dei giovani rifugiati

Un ragazzo haitiano durante la gara di salto in lungo nella giornata degli sport per la pace a Port-au-Prince. La giornata degli sport era stata organizzata dalla missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite a Haiti (MINUSTAH) insieme con l'Ambasciata brasiliana e l'organizzazione non governativa Viva Rio.
© UNPhoto

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees – UNHCR), in collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale (International Olympic Committee - IOC) e con aziende leader in campo sportivo, prosegue le sue attività di promozione e realizzazione di progetti volti a favorire l'educazione e lo sviluppo dei bambini e dei giovani rifugiati attraverso lo sport.

In particolare, con la campagna Ninemillion.org, l'UNHCR e i suoi partner promuovono attività educative e sportive in più di 20 Paesi del mondo, con il coinvolgimento di oltre 460.000 giovani. La campagna Ninemillion.org è stata lanciata nel 2006 allo scopo di garantire a oltre nove milioni di bambini rifugiati un'educazione di qualità, nonchè la possibilità di accedere ad attività sportive e di usufruire di mezzi di comunicazione tecnologici.

La dotazione di base che viene fornita a giovani e bambini consta di un kit, contenente un set di palloni, cappellini, magliette e gessi per segnare il campo. Questi semplici oggetti sono sufficienti per impostare le attività sportive, e rappresentano uno strumento molto efficace per dare una parvenza di normalità all'interno dei campi profughi. Attraverso lo sport i giovani imparano il valore della tolleranza, della cooperazione e del rispetto delle regole.

La campagna mira, per il futuro, ad espandere la rete dei giovani coinvolti, attivando nuovi progetti in oltre 30 campi di rifugiati in tutto il mondo.

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