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6/6/2022
Un'allegoria della giustizia si sovrappone alla bandiera dell'UE
© European Union

Unione Europea e quadro di valutazione annuale della giustizia: compaiono gli indicatori per tutte le persone con disabilità

La Commissione Europea produce annualmente uno specifico documento fornendo una panoramica consolidata per presentare dati comparativi sull’efficienza, la qualità e l’indipendenza dei sistemi giudiziari nei vari Stati Membri dell’Unione, allo scopo di aiutare gli Stati stessi a migliorare tali ambiti.

Il Quadro di valutazione UE della Giustizia 2022  (EU Justice Scoreboard, presentato in italiano a questo link) vede per la prima volta in assoluto l’inserimento dei dati “sulle disposizioni in atto per fornire sostegno alle persone con disabilità ad accedere alla giustizia in maniera paritaria rispetto agli altri”, nel rispetto dell’Art. 12 della Convenzione ONU sull’ ”Uguale riconoscimento di fronte alla legge” delle persone con disabilità.

Si è giunti a questo risultato grazie soprattutto alle richieste alla Commissione Europea da parte dell’EDF (European Disability Forum) di inserire indicatori basati sulla Convenzione, i quali riguardassero tutte le persone con disabilità e non centrati solo sulle persone con disabilità visiva e uditiva come negli anni precedenti.

Il Forum, infatti, ben evidenzia quanto ancora siano rilevanti le barriere all’accesso alla giustizia per le vittime con disabilità, identificando i principali ostacoli nelle lacune rispetto ad adeguate informazioni su ciò che costituisca un crimine e su come riferirlo o denunciarlo, negli impedimenti nel riportare i crimini a causa di barriere fisiche, comunicative o attitudinali.  proseguendo con le problematiche indotte dal sistema decisionale sostitutivo il quale in diversi modi può ostacolare la denuncia di crimini (in particolare se a perpetrarli è proprio il guardianship o il curatorship) sottolineando che la persona con disabilità può e deve in ogni caso esprimere direttamente la propria volontà

Di rilievo, inoltre, le carenze di servizi accessibili per la messa in sicurezza delle vittime, per il supporto legale e psicologico, nell’utilizzo di accomodamenti procedurali, e soprattutto nella scarsa accessibilità agli edifici deputati alla giustizia.

Concludendo, le informazioni raccolte mostrano che tutti gli Stati Membri dell’Unione hanno almeno alcune disposizioni in atto, per lo più sul piano degli accorgimenti procedurali o sulla disponibilità di informazioni in formati accessibili; in particolare in più della metà degli Stati sono disponibili i formati in Braille, Lingua dei Segni o Easy to Read, così come in poco più della metà dei Paesi invece sono presenti soluzioni digitali accessibili anche alle persone con disabilità per le cause civili e commerciali, amministrative e penali di primo grado.