A trent'anni dalla Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino: lo stato attuale dell'uguaglianza di genere e proposte per il futuro sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità
Il Relatore Speciale sui diritti delle persone con disabilità, Heba Hagrass, ha presentato al Consiglio per i Diritti Umani il rapporto intitolato "Trent'anni di attuazione della Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino: Potenziale per le donne e le ragazze con disabilità" (rapporto A/HRC/58/56), in conformità alla risoluzione 53/14 del Consiglio Diritti Umani.
Il rapporto contribuisce al dibattito per il 30° anniversario della Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino e analizza il suo impatto sulle donne e le ragazze con disabilità. Esplora le sinergie tra la Dichiarazione di Pechino, la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità e l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per rafforzare l'uguaglianza di genere, con uno studio tematico sul potenziale per promuovere i diritti e le opportunità delle donne e delle ragazze con disabilità.
La Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino, adottata nel 1995 con la partecipazione di 189 paesi, è la tabella di marcia globale più riconosciuta per i diritti delle donne. La piattaforma ha richiesto azioni in 12 aree critiche, tra cui:
- Porre fine alla violenza contro le donne,
- Garantire la piena partecipazione delle donne nel processo decisionale,
- Promuovere l'emancipazione economica e l'uguaglianza legale.
Il rapporto evidenzia un importante successo nella crescente consapevolezza dell'uguaglianza di genere e significativi progressi nella legislazione e nelle politiche, notando che dal 1995 sono state attuate 1.531 riforme legali in tutto il mondo, risultando in maggiori opportunità di leadership per le donne, incluse le donne con disabilità nel processo decisionale.
Il migliorato accesso all'istruzione per le ragazze ha portato a tassi di alfabetizzazione più elevati e migliori opportunità economiche. In molte regioni, le ragazze completano l'istruzione secondaria superiore a tassi più alti rispetto ai ragazzi. I quadri giuridici per combattere la violenza domestica, le molestie e il traffico di esseri umani hanno rafforzato le protezioni. Le politiche sul congedo di maternità e l'assistenza all'infanzia hanno migliorato l'equilibrio tra lavoro e famiglia.
Nonostante questi progressi, rimangono delle sfide. Il rapporto "Women's Rights in Review 30 Years After Beijing" di UN-Women fornisce dati importanti:
- Il 63% delle donne di età compresa tra 25 e 54 anni fa parte della forza lavoro, rispetto al 92% degli uomini.
- Il 24% delle donne di età compresa tra 18 e 34 anni con figli piccoli vive in condizioni di estrema povertà.
- Il 95% delle vittime di violenza sessuale durante i conflitti sono donne e ragazze.
- 2 miliardi di donne e ragazze erano prive di protezione sociale nel 2023.
- 736 milioni di donne hanno subito violenza fisica o sessuale.
- Solo il 28% dei ministri che influenzano le politiche climatiche sono donne.
Le disuguaglianze di genere persistono, in particolare nelle aree rurali. Le donne affrontano disuguaglianze salariali, accesso limitato al capitale e barriere politiche. Le donne e le ragazze con disabilità subiscono discriminazioni nell'istruzione, nell'occupazione e nell'assistenza sanitaria e sono spesso escluse dalle iniziative per l'uguaglianza di genere. Le norme culturali ostacolano l'attuazione delle politiche in alcune regioni, mentre i conflitti e le crisi umanitarie peggiorano le disuguaglianze.
Il rapporto chiede il rafforzamento dei meccanismi istituzionali, l'aumento dei finanziamenti governativi e il miglioramento della cooperazione internazionale. Gli Stati dovrebbero impegnarsi in consultazioni significative con le donne e le ragazze con disabilità, assicurando che tutti i processi a livello nazionale, regionale e internazionale siano pienamente accessibili e inclusivi. Poiché le donne, specialmente le madri, spesso sopportano l'onere dell'assistenza, dovrebbero ricevere un adeguato supporto finanziario, psicologico e informativo. Le agenzie delle Nazioni Unite devono garantire che tutti gli eventi relativi all'uguaglianza di genere siano pienamente accessibili, inclusa l'interpretazione in lingua dei segni, i sottotitoli e i formati alternativi. Ciò salvaguarderà i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità e promuoverà l'uguaglianza sociale.