Amnesty International: Pubblicati due report di sulla situazione delle persone anziane in Nagorno-Karabakh
Amnesty International ha pubblicato due report focalizzati sulla situazione degli anziani colpiti dal conflitto tra Armenia e Azerbaijan per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh.
I report, redatti in seguito a interviste con alcuni anziani (uomini e donne fra i 58 e i 90 anni) direttamente coinvolti nel conflitto, testimoniano come la vita quotidiana della popolazione anziana sia stata e continui ad essere fortemente impattata dal conflitto degli anni 1988-1994 e dalla più recente escalation del 2020.
Lauren Mills, ricercatrice dell’Unità di Crisi di AI con un focus sulle persone anziane, ha lanciato un appello alle autorità armene e azere, chiedendo di impegnarsi concretamente per la protezione delle persone anziane e la realizzazione dei loro diritti umani.
Il report “Last to Flee: Older People’s Experience of War Crimes and Displacement in the Nagorno-Karabakh Conflict”, è focalizzato sugli anziani di etnia armena, che hanno sofferto in modo particolare l’impatto del conflitto per aver impiegato più tempo a lasciare la propria abitazione dopo l’inizio del conflitto armato, venendo così esposti alla violenza da parte delle forze armate azere e talvolta incarcerati e addirittura torturati.
L'altro report, “Life in a Box: Older People’s Experiences of Displacement and Prospects for Return in Azerbaijan”, è focalizzato sulle esperienze degli anziani azeri sfollati dopo essere stati obbligati a lasciare le loro abitazioni in Nagorno-Karabakh. Da allora, la maggior parte degli sfollalti vive in altre aree del Paese in condizioni di instabilità e degrado, considerando troppo rischiosa l’alternativa di ristabilirsi nella regione d'origine, dove le tensioni etniche sono ancora accese.
Il report “Last to Flee: Older People’s Experience of War Crimes and Displacement in the Nagorno-Karabakh Conflict” è disponibile qui
Il report “Life in a Box: Older People’s Experiences of Displacement and Prospects for Return in Azerbaijan” è disponibile qui