Civic Solidarity Platform: sfide e opportunità dei Piani d’Azione Nazionali su Donne Pace e Sicurezza
Il Working Group “Women and Gender Realities in the OSCE Region”, gruppo tematico della Civil Solidarity Platform, piattaforma che riunisce la società civile dell’area OSCE impegnata nella difesa dei diritti umani in Europa, Eurasia e Nord America, ha organizzato il 3 novembre scorso un webinar, in collaborazione con la sezione tedesca di WILPF, dedicato ai Piani d’Azione nazionali di attuazione della Risoluzione 1325 (2000), risoluzione di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversario.
Attualmente 36 dei 57 membri della regione dell'OSCE (60%) hanno adottato Piani d’Azione Nazionali, che sono strumenti tesi a rafforzare l’impegno a favore dell’attuazione della UNSCR 1325 e a declinarlo secondo il contesto specifico e le priorità dei singoli paesi, fungendo da cornice di riferimento di attività e interventi in materia.
La società civile svolge un ruolo cruciale nei processi che riguardano l’Agenda DPS a vari livelli: ha avuto un ruolo chiave nella formulazione stessa della Risoluzione 1325 (2000) e segue gli sviluppi a livello globale, mentre dialoga con i governi e supporta la stesura dei Piani a livello Nazionale.
La partecipazione della società civile nei processi di stesura dei PAN varia notevolmente da paese in paese. L’evento ha rappresentato un’opportunità di scambio di esperienze e buone pratiche e apprendimento reciproco tra esperte, attiviste femministe, e rappresentanti della società civile che si sono confrontate sulle diverse sfide e opportunità che i processi di scrittura e attuazione del PAN offrono nei rispettivi paesi (Italia, Germania, Albania, Cipro, Svezia, Svizzera e Ucraina).
Ha partecipato con un intervento introduttivo una rappresentante della Gender Unit dell’OSCE, Amarsanaa Darisuren, mentre le conclusioni sono state curate da Dr. Aiko Holvikivi della London School of Economics and Political Science (LSE) con cui questo gruppo di lavoro è in costante dialogo.