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Comitato sui diritti umani delle persone con disabilità: pubblicate le osservazioni conclusive sull'Italia

Tavoli predisposti in una sala convegni per accogliere persone che utilizzano sedie a rotelle; sul fondo della sala il tavolo dei relatori.
© UN Photo

Il Comitato sui diritti umani delle persone con disabilità ha pubblicato le sue osservazioni conclusive sul primo rapporto dell’Italia riguardante la situazione delle persone con disabilità e i relativi diritti codificati nell'omonima Convenzione delle Nazioni Unite (Convention on the Rights of Persons with Disabilities, CRPD).

Nelle sue osservazioni conclusive il Comitato cita positivamente l’adozione da parte dell’Italia, avvenuta nel 2010, del Piano di azione nazionale sulla disabilità (National Disability Action Plan).

Fra gli aspetti che costituiscono fonte di preoccupazione, si legge come l’esistenza di molteplici definizioni di disabilità in vari settori e regioni italiane possa portare ad una disparità nella possibilità di accedere a servizi e supporto. Il Comitato è inoltre preoccupato dall’assenza di un ruolo istituzionale delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità al fine dello sviluppo di politiche pubbliche.

Preoccupazione desta anche il fatto che nel contesto italiano la disabilità continui ad essere definita tramite una prospettiva prettamente medica, una definizione non allineata con quella della Convenzione.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità è stata approvata dall’Assemblea Generale nel dicembre 2006. Ad oggi è stata ratificata da 167 Stati e dall’Unione Europea. L’Italia ha proceduto alla ratifica con Legge 3 marzo 2009, n. 18.

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