Commissione europea: una nuova agenda europea sulla migrazione, maggio 2015
Il 13 maggio 2015 la Commissione europea ha presentato un'agenda in materia di migrazione che delinea le misure immediate che saranno adottate per rispondere in maniera concreta alla situazione di crisi nel Mediterraneo, nonché le misure da adottare nei prossimi anni per gestire meglio il fenomeno delle migrazioni in tutti i suoi aspetti.
Questa agenda costituisce una risposta europea che combina le politiche interne e quelle estere utilizzando al meglio le agenzie e gli strumenti comunitari e coinvolgendo tutti gli attori: dagli Stati membri, alle istituzioni dell'UE, le organizzazioni internazionali, la società civile, le autorità locali e i paesi terzi.
La Commissione ha esposto le azioni concrete e immediate che intende adottare, tra cui: 1) triplicare le capacità e i mezzi per le operazioni congiunte Frontex (Triton e Poseidon) nel 2015 e 2016; 2) proporre l'attivazione del meccanismo di emergenza mai usato prima per aiutare gli Stati membri che si trovano ad affrontare un improvviso afflusso di immigrati di cui all'articolo 78 (3) del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE); 3) proporre, entro la fine di maggio, un programma di trasferimento e reinsediamento a livello UE per offrire 20 000 posti a migranti in chiara necessità di protezione internazionale in Europa sulla base di un criterio di ripartizione territoriale; 4) lavorare su una possibile operazione di sicurezza e di politica di difesa comune (PSDC) nel Mediterraneo volta a smantellare le reti dei trafficanti e combattere la tratta di esseri umani, in conformità al diritto internazionale.
I quattro pilastri su cui si regge la nuova Agenda sulla migrazione sono:
- la riduzione degli incentivi all'emigrazione irregolare;
- la gestione dei confini - salvataggio di vite umane e protezione delle frontiere;
- il dovere dell'Europa di proteggere: una forte politica comune di asilo;
- una nuova politica in materia di migrazione legale.
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha applaudito la proposta delle autorità dell'Unione europea come un grande passo avanti in termini di gestione dei flussi migratori e ha chiesto, altresì, una rapida attuazione di tali riforme al fine di "salvare quante più vite umane possibili".