territori palestinesi occupati

Comune di Padova: approvata la mozione di solidarietà a Francesca Albanese e di sospensione degli accordi con Israele

Il 21 luglio 2025 il Consiglio Comunale di Padova ha approvato, con 17 voti favorevoli e 2 astensioni, una delibera volta ad attuare una serie di misure concrete in risposta alla gravissima condotta di Israele e all’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, consolidando una serie di posizioni già assunte in precedenza. 

La delibera infatti si inserisce in un percorso di denuncia e impegno civico intrapreso dal Comune di Padova, che ha incluso l’approvazione dell’ordine del giorno 10/2025 con cui si sollecita il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine dell’occupazione illegale di Gaza e della Cisgiordania da parte di Israele; la condanna degli attacchi perpetrati da Hamas e Jihad islamica il 7 ottobre 2023 e la richiesta di un immediato cessate il fuoco e della liberazione degli ostaggi; l’accoglienza e le cure mediche offerte alle bambine e ai bambini palestinesi feriti a Gaza dai bombardamenti e ai profughi; infine l’adesione a iniziative simboliche come la campagna “50000 sudari per Gaza” e il “Cammino per la Pace per le vie di Padova”.

Tale documento prevede ulteriori azioni, tra cui il monitoraggio delle attività commerciali israeliane e del transito di materiale bellico nel territorio comunale, la sospensione di accordi con aziende legate agli insediamenti illegali nei territori occupati, la continuità dell’assistenza umanitaria ai profughi palestinesi e la promozione di iniziative di sensibilizzazione e solidarietà al popolo palestinese, nonché la dimostrazione di sostegno a Francesca Albanese, Relatrice speciale ONU per i Territori Palestinesi Occupati, sanzionata di recente dagli Stati Uniti in un inaccettabile atto di intimidazione, attraverso il conferimento da parte del Sindaco di Padova del sigillo della città.

Di seguito riportiamo il testo integrale della delibera in cui si delineano le misure appena descritte:

 

“[...]

Tutto ciò premesso,

SI PROPONE

Che questa amministrazione, per le ragioni innanzi esposte e nel rispetto dei limiti dati dalle proprie competenze: 

1) effettui una ricognizione di tutte le attività promozionali, di scambio commerciale e di mero rilievo internazionale che lo Stato di Israele, oggetto di richiamo per le sue condotte da parte della Corte Internazionale di Giustizia, conduce sul territorio comunale;

2) effettui una ricognizione di tutte le attività che possano attraversare o insistere nella città di Padova relative al trasferimento di armi o componenti, di tecnologie belliche e di servizi militari verso Israele o in connessione con esso;

3) si astenga dal concludere e provveda a sospendere qualunque eventuale accordo economico e commerciale o di altra natura con le aziende e le istituzioni provenienti dalle colonie illegali, o che abbiano qualunque tipo di interesse nelle stesse; 

4) continui a garantire una adeguata accoglienza sanitaria e umanitaria ai profughi palestinesi in fuga dal conflitto e incentivi la cooperazione con i presidi sanitari nel territorio occupato, in primis nella Striscia di Gaza;

5) provveda ad esplicitare nelle forme e nei modi più opportuni e nei limiti delle proprie competenze ogni forma di sostegno e solidarietà al popolo palestinese e la condanna delle condotte criminali israeliane, ad esempio:

  • ponendo particolare attenzione nella richiesta di concessione di patrocinio ad attività di cui ai punti 1) e 2); anche se finanziati o sostenuti dall'Ambasciata di Israele, dal governo israeliano o da sue emanazioni ufficiali;
  • esponendo nei palazzi istituzionali manifesti, striscioni o grafiche a sostegno del cessate il fuoco e contro apartheid e crimini internazionali;
  • organizzando, promuovendo e partecipando ad eventi e tavole rotonde per sostenere il cessate il fuoco e il rispetto delle ordinanze e dei pareri della CIG, delle raccomandazioni dell’Assemblea generale dell’ONU;
  • sostenendo ogni forma di cooperazione con le organizzazioni della società civile palestinese e le istituzioni culturali palestinesi presenti nel Territorio occupato e incentivando le relazioni con enti territoriali omologhi palestinesi nel Territorio occupato;
  • sostenendo il lavoro dei difensori dei diritti umani e delle associazioni e delle reti israeliane e palestinesi che promuovono il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale nel Territorio palestinese occupato.

6) si attivi nelle sedi di raccordo istituzionale (CAL, Conferenza Unificata, etc.) e amministrative, nonché tramite le proprie associazioni rappresentative (ANCI), affinché il rispetto degli obblighi internazionali di cui sopra sia assicurato anche a livello statale, di Unione europea e delle altre organizzazioni sovranazionali di cui l’Italia è membro;

7) solleciti azioni diplomatiche del nostro Governo in stretta collaborazione con l’Unione Europea per il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e la costruzione di una pace giusta e duratura nella prospettiva di due popoli e due stati;

8) esprima il proprio sostegno e la propria solidarietà alla dott.ssa Francesca Albanese, Relatrice speciale dell’ONU per i territori palestinesi occupati dal 1967, mediante il conferimento da parte del Sindaco del sigillo della città, per il suo strenuo operato in difesa dei diritti umani in Palestina, della Pace e della cooperazione internazionale.”

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Parole chiave

territori palestinesi occupati genocidio, crimini contro l'umanità imprese e diritti umani

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