Consiglio dei Ministri: approvato in esame preliminare il secondo Decreto attuativo della Legge delega in materia di disabilità relativo alla istituzione del Garante Nazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità
L’approvazione, in esame preliminare, del secondo Decreto Attuativo della Legge Delega al Governo 227/21 in materia di Disabilità da parte del Consiglio dei Ministri e su proposta della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, porta finalmente all’istituzione del Garante Nazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.
Si tratta di un organo collegiale composto dal Presidente e da due altri componenti, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, di notoria indipendenza e specifica e comprovata esperienza in materia di contrasto delle diverse forme di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. L’incarico ha la durata di quattro anni ed è rinnovabile per una sola volta; inoltre il regime di incompatibilità sia “in entrata” che “in uscita” (riguardante cioè il periodo precedente ma anche quello successivo all’incarico), e il principio di esclusività assicurano le più elevate garanzie di autonomia e indipendenza.
Il Garante rientra nel sistema nazionale preposto a dare attuazione all’articolo 33 (Applicazione a livello nazionale e monitoraggio) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e ha il compito di promuoverne i diritti e contrastare ogni forma di discriminazione diretta o indiretta (cioè presente in situazioni apparentemente “neutre” ma che di fatto portano a uno svantaggio per le persone con disabilità).
La sua azione sarà più efficace e significativa rispetto a quelle dei già esistenti Garanti Regionali o Comunali, con poteri più limitati: fornirà dei pareri autorevoli i quali, pur non equivalenti a sentenze di tribunale, saranno notificati agli enti o persone che avranno discriminato persone con disabilità e, da un lato le impegnerà a eliminare la discriminazione stessa in tempi brevi, attraverso accomodamenti ragionevoli ad esempio, dall’altro contribuirà a far comprendere il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità all’interno della società.
L’accesso al Garante sarà gratuito e svolgerà, tra le altre, funzioni di: promozione e vigilanza su diritti e norme promossi dalla CRPD, dagli altri accordi internazionali e dalle leggi nazionali in materia; di contrasto ai fenomeni di discriminazione diretta e indiretta o di molestie in ragione della condizione di disabilità; di raccolta delle segnalazioni provenienti dalle persone con disabilità o da chi le rappresenta. Svolge azioni quali verifiche d’ufficio o su segnalazione riguardo all’esistenza di fenomeni discriminatori e visite anche presso le strutture che erogano servizi pubblici essenziali, con possibilità di colloqui riservati con le persone con disabilità o con chi possa fornire informazioni rilevanti. Riguardo ai Piani di Eliminazione delle Barriere, architettoniche, sensopercettive e di ogni altro ostacolo, il Garante potrà proporre all’Amministrazione competente «un cronoprogramma per rimuovere le eventuali barriere, vigilando sui relativi stati di avanzamento».
Formula quindi raccomandazioni e pareri ad amministrazioni e concessionari pubblici, sollecitando o proponendo interventi, misure o accomodamenti ragionevoli idonei a superare le criticità riscontrate; agisce in giudizio e promuove infine campagne di sensibilizzazione e comunicazione, progetti e azioni positive, in particolare in collaborazione con le istituzioni scolastiche e le amministrazioni competenti per materia.
L’istituzione del Garante Nazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità rappresenta un grande passo in avanti per la rivendicazione dei propri diritti: come dice Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International): “Non è più il tempo che qualcuno decida al posto nostro cosa ci serve, ma è il momento di rivendicare la nostra autodeterminazione e il rispetto dei diritti umani riconosciuti dalle Convenzioni internazionali.”