Consiglio dell’Unione Europea: adottate le conclusioni sulle priorità dell’UE per i forum sui diritti umani delle Nazioni Unite nel 2025

Ogni anno il Consiglio dell’Unione Europea si riunisce per approvare le conclusioni relative alle principali questioni su cui verterà il lavoro dell’Unione Europea (UE) in occasione dei forum sui diritti umani delle Nazioni Unite. Le conclusioni adottate il 27 gennaio 2025 per l’anno in corso riaffermano l’impegno dell’UE a garantire e promuovere il rispetto, la protezione e la realizzazione dei diritti umani in tutto il mondo.
Nel documento viene ribadito che il multilateralismo e l’ordine internazionale fondati sul sistema delle Nazioni Unite sono di fondamentale importanza per assicurare la prevalenza del diritto internazionale sul dilagare di guerre e impunità in diverse regioni del mondo. L’UE si propone pertanto di cooperare con tutti i paesi affinché sia assicurata la piena partecipazione. Inoltre viene espresso il suo supporto incondizionato alla Corte Penale Internazionale (CPI) e la sua volontà a prevenire e far cessare le violazioni per i diritti umani.
Particolare attenzione viene posta sugli ultimi sviluppi in Medioriente. Per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese il raggiungimento del recente accordo per il cessate il fuoco viene riconosciuto come un importante passo per mettervi fine, purché venga implementato nella sua interezza, auspicando la realizzazione della soluzione dei due stati. L’UE sollecita urgentemente l’accesso degli aiuti umanitari e delle agenzie ONU a Gaza, e condanna l’elevatissimo numero di morti civili a Gaza e nella West Bank, la grave crisi umanitaria in atto a Gaza, la violenza perpetrata dai coloni israeliani nei confronti dei palestinesi e la continua costruzione illegale di insediamenti israeliani in West Bank, nonché l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 per mano di Hamas. Infine, viene ribadita l’imperatività delle norme della Corte Penale Internazionale, a cui tutti devono dare seguito senza esitazione alcuna. Rispetto alla situazione in Siria invece, l’UE esorta l’esecuzione di indagini necessarie sui crimini e le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, che sia assicurata la protezione dell’intera popolazione civile e che il percorso verso una pace duratura sia incentrato sul rispetto dei diritti umani e sui fondamenti della giustizia transizionale.
Relativamente alla guerra in Ucraina, l’UE riconosce la responsabilità della Russia nell’aggressione e in numerose violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani e ne chiede una rapida cessazione, da un lato incoraggiando l’istituzione di un tribunale dedicato alla loro prosecuzione e sostenendo le investigazioni della CPI, dall’altro accogliendo positivamente la ratifica dello Statuto di Roma da parte dell’Ucraina.
Inoltre sottolinea l’importanza di numerose tematiche in materia di diritti umani, dalla promozione dell'uguaglianza di genere alla lotta contro la discriminazione e la violenza. Viene ritenuta centrale l’attuazione di un approccio basato sui diritti umani in ambiti come tecnologia digitale, società civile e cambiamento climatico, promuovendo i diritti economici, sociali e culturali.