Consiglio d'Europa: aperto un ufficio per il dialogo interculturale a Venezia
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa (CoE), rappresentato dai Ministri degli Esteri dei 47 Stati membri, ha formalmente accreditato il nuovo ufficio del CoE a Venezia. Il giorno 1 giugno la Vice-Segretaria Generale, Maud de Boer Buquicchio, ha firmato un Protocollo d'intesa con il Sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che ha sancito il trasferimento all'Organizzazione paneuropea di alcuni locali nelle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.
Venezia sarà dunque, con questa nuova sede del Consiglio d'Europa, ancor più legata all'istituzione di Strasburgo la cui finalità è la tutela dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto. L'iniziativa del Comune di Venezia intende rinsaldare il legame già da tempo esistente col Consiglio d'Europa, impegnato in questo momento nella missione più importante della sua storia: il dialogo interculturale, perché l'Europa possa convivere in armonia con l'immigrazione, il cui contributo e' diventato indispensabile per la crescita della nostra società. Venezia è stata antesignana nella soluzione del problema per la sua storica e lungimirante apertura ai popoli con cui ha avuto rapporti di scambio commerciali e culturali.
L'ufficio costituisce la seconda iniziativa del Consiglio d'Europa. Da più di vent'anni, infatti, la Commissione per la democrazia attraverso il diritto - che ha assistito i paesi dell'Est europeo a diventare democratici dopo la caduta del Muro di Berlino - si riunisce quattro volte l'anno in sessione plenaria alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, tanto da essere comunemente conosciuta come Commissione di Venezia.