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Consiglio d’Europa – Cinque priorità per la nuova Presidenza turca del Comitato dei Ministri

Logo istituzionale del Consiglio d'Europa, istituito il 5 maggio 1949. Il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo (Francia), raggruppa oggi 47 Stati membri del continente europeo
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Il 10 novembre 2010, il ministro turco degli Affari esteri Ahmet Davutoğlu ha assunto formalmente la Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per il prossimo semestre (novembre 2010 – maggio 2011).

La Presidenza Turca si propone di rafforzare il ruolo politico, la visibilità e l’influenza della più antica organizzazione paneuropea attraverso un programma articolato in cinque priorità.

1. Riformare il Consiglio d’Europa, sostenendo l’ambizioso pacchetto di riforme presentato dal Segretario generale, per consentire al Consiglio d’Europa di imporsi di nuovo, sulla scena internazionale

2. Riformare la Corte europea dei Diritti Umani, per garantire l’efficacia a lungo termine del sistema europeo di protezione dei diritti umani

3. Rafforzare i meccanismi di monitoraggio indipendenti, organizzando seminari, tavole rotonde, workshop, destinati a fare conoscere maggiormente tali meccanismi, che costituiscono l’originalità del Consiglio d’Europa

4. Promuovere l'adesione dell’Unione Europea alla Convenzione europea dei Diritti Umani, incoraggiando tutti i partner ad accelerare il processo di adesione e fornendo il proprio sostegno per trovare soluzioni ai problemi tecnici che potranno porsi

5. Raccogliere le sfide delle società multiculturali in Europa, con la ferma convinzione che il Consiglio d’Europa occupi la posizione più adeguata, tra le istituzioni regionali e internazionali, per raccogliere le nuove sfide poste dall’insorgere dell’intolleranza e della discriminazione in Europa

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