Consiglio d’Europa: Il Comitato europeo dei diritti sociali adotta le Conclusioni per il 2014
Il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa ha adottato le proprie Conclusioni per il 2014. Tali conclusioni contengono le valutazioni del Comitato circa la conformità delle situazioni nazionali con le disposizioni in materia di diritti sociali contenute nella Carta sociale europea.
In particolare il Comitato europeo ha esaminato i rapporti sull’implementazione della Carta sociale europea riveduta (1996) presentati dai seguenti Stati membri: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Irlanda, Italia, Lituania, Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, Malta, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Turchia, Ucraina, Ungheria.
Le Conclusioni del 2014 riguardano le seguenti disposizioni della Carta riveduta, appartenenti al gruppo tematico “Diritti dei lavoratori”:
- Articolo 2. Diritto ad eque condizioni di lavoro
- Articolo 4. Diritto ad un’equa retribuzione
- Articolo 5. Diritti sindacali
- Articolo 6. Diritto di negoziazione collettiva
- Articolo 21. Diritto all’informazione ed alla consultazione
- Articolo 22. Diritto di partecipare alla determinazione ed al miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’ambiente di lavoro
- Articolo 26. Diritto alla dignità sul lavoro
- Articolo 28. Diritto dei rappresentanti dei lavoratori ad una tutela nell’ambito dell’impresa e ad agevolazioni
- Articolo 29. Diritto all’informazione ed alla consultazione nelle procedure di licenziamenti collettivi.
In relazione alla medesima tematica, sono stati analizzati i rapporti presantati dagli Stati ancora vincolati alle sole disposizioni originarie della Carta sociale europea (1961): Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Spagna, e Regno Unito.
In merito all'Italia, le Conclusioni del Comitato riguardano 23 situazioni e contengono:
- 12 conclusioni di conformità: articoli 2.3, 2.5, 2.6, 2.7, 4.2, 5, 6.1, 6.2, 26.1, 26.2, 28 e 29;
- 7 conclusioni di non-conformità: articoli 2.1, 2.4, 4.4, 4.5, 6.4, 21 e 22
- 4 situazioni, relative agli artt. 2.2, 4.1, 4.3 e 6.3, per le quali il Comitato necessita di maggiori informazioni per condurre la propria valutazione.
Relativamente alle citate 4 situazioni incomplete, il Comitato ritiene che l’assenza delle informazioni richieste sia da ritenere una violazione degli obblighi assunti dall’Italia e per questo richiede al Governo di porvi rimedio provvedendo a fornire le informazioni mancati all’interno del prossimo rapporto previsto.