Consiglio d’Europa: la Commissione di Venezia pubblica delle linee guida per i difensori civici
La Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha pubblicato un insieme di principi volti a proteggere le istituzioni dei difensori civici a seguito delle diverse minacce di cui sono state oggetto in questi ultimi anni. I difensori civici sono importanti per la democrazia, i loro servizi sono gratuiti e pertanto accessibili alle persone che non possono permettersi di adire le vie legali. Possono agire in maniera indipendente contro casi di mala amministrazione e contro presunte violazioni dei diritti umani e svolgono un ruolo cruciale di fronte ai governi e ai parlamenti, che devono accettarne le critiche. In quanto interfaccia tra l’amministrazione e i cittadini, i difensori civici rappresentano a volte la prima e l’ultima risorsa per porre rimedio a una violazione dei diritti umani.
Le istituzioni dei difensori civici possono disporre di un unico testo di riferimento internazionale che elenca i principi giuridici essenziali per la loro istituzione e il loro funzionamento in una società democratica: “I principi per la protezione e la promozione dell'istituzione del difensore civico”, o i "Principi di Venezia".
Prendendo spunto da una varietà di modelli esistenti in tutto il mondo, i 25 Principi costituiscono la lista di principi più completa mai redatta. L’elenco va dall'elezione o la revoca del mandato dei mediatori alle garanzie finanziarie e materiali necessarie al buon funzionamento e all’indipendenza delle istituzioni dei difensori civici.
I Principi di Venezia si propongono di consolidare e potenziare le istituzioni dei difensori civici, che svolgono un ruolo cruciale nel rafforzamento della democrazia, dello stato di diritto, del buon governo e della protezione e promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
I 25 principi di Venezia sono il risultato di ampie consultazioni con le principali istituzioni internazionali operanti nel settore. Il Comitato direttivo per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha svolto un ruolo attivo nel processo. Tra le associazioni di mediatori e le organizzazioni internazionali partner coinvolte nello sviluppo di questo testo vi sono l'International Ombudsman Institute, un'associazione globale di difensori civici provenienti da oltre 100 paesi e l'Ufficio dell'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite.
La Commissione di Venezia auspica che il nuovo testo di riferimento guidi e supporti la corretta istituzione e il funzionamento delle istituzioni del difensore civico, la stabilità delle democrazie e la protezione e la promozione dei diritti fondamentali.