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Consiglio di Sicurezza: lancio del Group of Friends of Women in the Sahel in occasione dell’Arria Formula Meeting sul rafforzamento di un approccio integrato alla pace e alla sicurezza nel Sahel attraverso una prospettiva di genere

Launch of the group of friends of women of the Sahel
© Nazioni Unite

Tra le attività del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è presente una particolare tipologia di incontri denominati “Arria Formula Meetings”: meccanismi informali di consultazione delle ONG sulle questioni della pace e della sicurezza internazionale che hanno segnato tutto il percorso dell’agenda Donne Pace e Sicurezza dalla sua iniziale elaborazione e continuano tutt’ora a caratterizzarlo.

In questo contesto il 2 giugno è stato proprio un Arria Formula Meeting presieduto dall’Ambasciatore Abdou Abarry (Niger) sul "rafforzamento di un approccio integrato alla pace e alla sicurezza nel Sahel attraverso una prospettiva di genere" a lanciare ilnuovo Group of Friends of Women in the Sahel.

Il Sahel sta affrontando una serie di problemi urgenti, inaspriti dai conflitti in corso e dalla crisi climatica, che richiedono un approccio integrato e di genere che combini governance locale, costruzione della pace e sviluppo umano.
In questo contesto le donne affrontano crescenti minacce alla loro sicurezza e ai diritti umani, anche sotto forma di violenza sessuale e di genere legata al conflitto. Sebbene le donne del Paese stiano guidando un cambiamento epocale all'interno delle loro comunità come figure chiave per prevenire e mitigare gli effetti dei disastri causati dalla crisi climatica, la loro partecipazione ai processi decisionali e di pace a livello locale, nazionale e regionale è ancora limitata. È quindi fondamentale rafforzare spazi sicuri, strategie e sistemi di protezione che consentano una partecipazione più efficace delle donne del Sahel ai processi decisionali. La creazione del nuovo Group of Friends of Women of the Sahel è stata l’occasione per mettere in luce questo potenziale e spingere ad azioni concrete. L'obiettivo del Gruppo è quello di “informare il dibattito pubblico, la politica e la pratica sul e nel Sahel promuovendo la piena, equa e significativa partecipazione delle donne allo sviluppo e alla costruzione della pace".

Il Gruppo cercherà, quindi, di attirare l'attenzione sulle disuguaglianze di genere e sull'impatto sproporzionato di molte delle problematiche del Sahel su donne e ragazze, sostenendo e rafforzando le organizzazioni guidate da donne nella regione. Si pone tra gli obiettivi principali anche quello di fornire uno spazio di dialogo tra responsabili politici, società civile, studiosi e difensori/e dei diritti umani nella regione sulle questioni relative al settore pace, sicurezza e sviluppo in Sahel. Intende, inoltre, condurre e sostenere attività di advocacy mirate, favorendo gli scambi tra le donne del Sahel e di altre regioni e promuovendo quel dialogo tra società civile e istituzioni che è alla base dell’adozione della Risoluzione 1325.

Il Group of Friends of Women in the Sahel è presieduto congiuntamente da un comitato direttivo composto dalle rappresentanze permanenti del Niger, dell'Unione africana e dell'Unione europea in collaborazione con gli Stati membri del G5 Sahel e i gruppi di donne del Sahel.Come sottolineato dall’ambasciatore Olof Skoog, capo della delegazione dell'Unione europea presso le Nazioni Unite “questa iniziativa è in linea con l'impegno dei nostri due continenti a promuovere approcci multilaterali a questioni complesse e un esempio concreto di cooperazione trilaterale UA-UE-ONU”.

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