Consiglio Diritti Umani: il Relatore Speciale per il diritto all'alimentazione sulla visita in Italia e il disappunto del Rappresentante Permanente d’Italia
Durante la quarantatreesima sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha avuto inizio il dibattito interattivo con il Relatore Speciale per il diritto all’alimentazione, Hilal Elver, che è proseguito durante la mattina del 4 Marzo. Questo dibattito ha coinvolto direttamente l’Italia poiché, dopo aver presentato il suo rapporto annuale, il Relatore ha espresso le sue considerazioni finali a seguito della visita svolta in Italia dal 20 al 31 gennaio 2020.
Il Relatore ha affermato che nonostante il diritto all’alimentazione non sia esplicitamente definito nel quadro normativo italiano, esso è implicitamente incorporato nella Costituzione. Il Relatore ha apprezzato le misure che il governo ha adottato per combattere la povertà, a seguito della crisi economica del 2008 e dell’impoverimento della classe media.
Il Relatore ha poi proseguito affermando che il panorama agricolo italiano è diviso tra grandi aziende nel Nord Italia e piccole-medie aziende nel Sud Italia. Queste ultime richiedono un maggiore supporto da parte del governo italiano, seppur esso si sia attivato con misure di sostegno per l’agricoltura sociale e la partecipazione di giovani e donne.
Nonostante alcune buone pratiche, diverse sono le sfide che ostacolano la crescita del sistema agro-alimentare sostenibile e il rispetto del diritto all’alimentazione in Italia: i bassi prezzi pagati alle piccole e medie imprese da parte delle grandi catene di distribuzione che, in diversi casi, hanno portato al suicidio e alla bancarotta degli agricoltori; le condizioni precarie di numerosi lavoratori sfruttati e sottopagati, situazione particolarmente severa per i lavoratori migranti durante la stagione del raccolto; alcune forme di malnutrizione come l’obesità.
Il Rappresentante Permanente d’Italia, l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha risposto alle considerazioni del Relatore Speciale esprimendo disappunto per la limitatezza del rapporto nel restituire un’immagine completa del comportamento dell’Italia per il diritto all’alimentazione. Secondo l’Ambasciatore, le informazioni e i lavori di ricerca forniti dalle autorità italiane sono stati presi in considerazione solo parzialmente e diverse considerazioni negative sull’intero sistema agro-alimentare appaiono ingiustificate e generiche. L’Ambasciatore ha infatti sottolineato che il sistema agro-alimentare italiano è molto complesso e diversificato e coinvolge una grande varietà di attori. Il rapporto, inoltre, “non sottolinea tutto ciò che l’Italia fa per aiutare le persone in condizione di povertà o emergenza, né l’impegno del nostro Paese nella lotta al caporalato ed all’illegalità nel settore agro-alimentare nè il positivo impatto del reddito di cittadinanza, quale strumento della strategia anti-povertà, sul diritto al cibo”.
Al link sottostante è possibile ascoltare l’intero discorso pronunciato del Relatore Speciale per il diritto all’alimentazione e il discorso del Rappresentante Permanente d’Italia dal minuto 1:59:37 al minuto 2:01:02.
La quarantatreesima sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite si svolge dal 24 Febbraio al 20 Marzo 2020 a Ginevra. Nel corso della sessione, il Consiglio prende in esame diversi temi, discute rapporti annuali e affronta specifiche situazioni intorno ad un ampio ventaglio di diritti economici, sociali, culturali, civili e politici.