Consiglio europeo: nessun accordo sul bilancio 2007-13, pausa di riflessione sulla Costituzione europea

Il Consiglio europeo, riunitosi per due giorni tra il 16 e il 17 giugno 2005, si è concluso con il mancato accordo sul budget comunitario 2007-2013 che ha visto su posizioni antitetiche il primo ministro britannico Tony Blair e il presidente francese Jacques Chirac, appoggiato dal cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Il presidente di turno dell'Unione, Jean-Claude Juncker ha esternato tutta la sua amarezza e il suo pessimismo sull’esito fallimentare dovuto all’impossibilità di raggiungere un compromesso sulle questioni finanziarie.

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Il vertice è stato ovviamente segnato dall'esito negativo del referendum sulla costituzione europea in Francia e nei Paesi Bassi. In una dichiarazione sulla ratifica del trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa, i Capi di Stato e di governo hanno deciso di intraprendere un periodo di riflessione, il quale “servirà a consentire in ciascuno dei nostri paesi un ampio dibattito, che coinvolga i cittadini, la società civile, le parti sociali, i parlamenti nazionali e i partiti politici.” Il primo semestre del 2006 è la data fissata per “procedere ad una valutazione globale dei dibattiti nazionali e per decidere sul seguito del processo.” Non è prevista peraltro alcuna rinegoziazione del testo del trattato costituzionale.

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Le 40 pagine delle Conclusioni della presidenza, al termine del Consiglio europeo, affrontano anche altre tematiche di interesse. Un passaggio particolarmente significativo del testo riguarda il summit Millennium +5 delle Nazioni Unite e più in generale il processo di riforma delle Nazioni Unite. Si dichiara che “il vertice delle Nazioni Unite offra l'opportunità di ribadire il nostro appoggio a questa organizzazione nel suo ruolo di strumento di relazioni internazionali fondate sul diritto. Ribadisce il suo fermo sostegno al multilateralismo efficace e al processo di riforma delle Nazioni Unite. Sottolinea che la relazione presentata dal Segretario generale il 21 marzo 2005 e il contributo del presidente dell'Assemblea generale del 3 giugno 2005 costituiscono un'eccellente piattaforma di lavoro ai fini della dichiarazione che dovrà essere adottata il prossimo settembre a New York.”

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Occorre ancora sottolineare il riferimento operato dalle conclusioni alle decisioni dell’UE in materia di aiuto allo sviluppo e sviluppo sostenibile: “il Consiglio ha deciso di fissare per l'Unione europea un nuovo obiettivo collettivo dello 0,56% [dell’aiuto pubblico allo sviluppo] entro il 2010.”

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Per approfondimenti:
- http://www.europa.eu.int/comm/councils/bx20050616/index_en.htm