Consiglio per i Diritti Umani: si è tenuta la 59a sessione ordinaria dal 16 giugno al 9 luglio 2025

La 59a sessione ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, apertasi il 16 giugno 2025 a Ginevra, in Svizzera, si è conclusa il 9 luglio 2025.
Nel corso delle tre settimane, il Consiglio ha esaminato attentamente le questioni e le situazioni relative ai diritti umani che richiedevano la sua attenzione. Ha organizzato panel di discussione su temi cruciali come l'impatto del cambiamento climatico sui diritti umani, l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, i diritti delle donne e gli ostacoli al loro ruolo di leadership nei processi di pace. Inoltre, ha analizzato le situazioni dei diritti umani in paesi specifici, tra cui Afghanistan, Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Israele e Territori Palestinesi occupati, Sudan, Myanmar, Nicaragua e Venezuela.
Le attività principali svolte durante queste giornate sono state le seguenti.
Il 16 giugno, giorno di apertura, il Consiglio ha affrontato la situazione dei diritti umani in Afghanistan, concentrandosi sull'accesso alla giustizia e la protezione per donne e ragazze. Ha esaminato i rapporti sulla situazione in Eritrea e ascoltato un aggiornamento sulla missione di accertamento dei fatti nella Repubblica Democratica del Congo. L'Alto Commissario per i diritti umani, Volker Türk, ha presentato il suo rapporto annuale.
Il 17 giugno, l'attenzione si è spostata sul rapporto della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta su Israele e i Territori Palestinesi occupati, seguito da un aggiornamento sulla Missione internazionale indipendente di accertamento dei fatti per il Sudan.
Il 18 giugno è stato dedicato alle libertà fondamentali, con rapporti sulla libertà di opinione, espressione, riunione pacifica e associazione, focalizzandosi sull'impatto del "super ciclo elettorale" 2023-2025.
Nelle giornate successive, il Consiglio ha affrontato una serie di temi cruciali. Il 19 giugno, l'attenzione si è concentrata sull'intelligenza artificiale, con il report del Gruppo di Lavoro sui diritti umani in relazione alle imprese transnazionali, e sul diritto all'educazione, con rapporti specifici sugli USA e sulla sicurezza nelle scuole. Il 20 giugno, le discussioni hanno toccato i diritti delle persone LGBTQ+, la questione dei migranti scomparsi e degli sfollati interni, con un focus particolare su Albania, Polonia, Colombia, Panama e le Isole Marshall.
Il 23 giugno, il Consiglio ha affrontato due temi principali. In primo luogo, ha esaminato la questione della tratta di persone, concentrandosi sui lavoratori domestici migranti e analizzando i rapporti delle visite in Guinea-Bissau e Liberia. Successivamente, si è tenuto un dibattito sulla solidarietà internazionale e i diritti dei popoli indigeni, arricchito dalle relazioni dei rappresentanti che hanno visitato Danimarca, Groenlandia e Suriname.
I diritti delle donne sono stati al centro il 24 giugno, con la discussione annuale e panel sulle violenze di genere, le barriere al loro ruolo di leadership nella pace, e le dimensioni di genere nei sistemi di cura, con focalizzazioni su Repubblica Dominicana e Tailandia.
Il 25 giugno ha visto rapporti sulle nuove forme di violenza contro le donne, con visite nel Regno Unito ed Emirati Arabi. Sono stati discussi anche la povertà estrema con un focus sulla Colombia, e l'indipendenza di giudici e avvocati, con uno sguardo ai sistemi giuridici dei popoli indigeni e il Cile.
Il 26 giugno è stata una giornata molto ricca, con panel sui diritti all'acqua e ai servizi igienici, sull'accesso a medicine e vaccini, sulla registrazione delle nascite, sulla prevenzione del genocidio e sui diritti dei popoli indigeni.
Il 27 giugno l'attenzione si è spostata su Myanmar, con un dialogo rafforzato e l'intervento del Relatore Speciale. Sono stati esaminati anche i rapporti su Burundi e Venezuela.
Il 30 giugno è stato il giorno del cambiamento climatico, con i suoi impatti negativi sui diritti umani e un focus su Vanuatu. Il Consiglio ha anche adottato i risultati della Revisione Periodica Universale per 14 paesi e discusso il Forum ONU su Imprese e Diritti Umani.
Il 3 luglio il razzismo e la discriminazione razziale sono stati al centro, con un rapporto tematico e la visita in Brasile del Relatore Speciale. C'è stato anche un rapporto sul nazismo e neo-nazismo, mentre per i Territori Palestinesi occupati si è discusso il rapporto della Relatrice Speciale. La giornata si è, poi, conclusa con un dibattito sulla cooperazione tecnica in Colombia.
Il 4 luglio si è parlato della Repubblica Centrafricana, con l'aggiornamento dell'Esperto indipendente, ed è stato pianificato un panel annuale sulle istituzioni nazionali per i diritti umani.
Infine, dal 7 al 9 luglio, il Consiglio ha adottato risoluzioni, decisioni e nomine di nuovi titolari di mandati, concludendo così la 59a sessione.
La 59a sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha affrontato una vasta gamma di questioni e situazioni critiche relative ai diritti umani in tutto il mondo. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi e i risultati concreti emersi da questa sessione, è possibile seguire i canali ufficiali del Consiglio per i Diritti Umani e dell’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani al seguente link: https://www.ohchr.org/en/hr-bodies/hrc/regular-sessions/session59/regular-session