Corte Internazionale di Giustizia: emesso un parere consultivo sugli obblighi di Israele in relazione alla presenza di organizzazioni internazionali e umanitarie nel Territori Palestinesi Occupati
Il 19 dicembre 2024, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato una risoluzione con la quale ha chiesto urgentemente un parere consultivo alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) sugli obblighi dello Stato di Israele nei confronti dell'ONU e di altre organizzazioni internazionali e paesi impegnati in operazioni umanitarie in Palestina.
La CIG ha pubblicato il parere consultivo il 22 ottobre 2025, in cui ha stabilito che lo Stato di Israele è vincolato dal diritto umanitario internazionale e dal diritto dei diritti umani a rispettare e proteggere i civili nel Territorio Palestinese Occupato (OPT), ad assicurare che gli operatori umanitari e le strutture mediche siano salvaguardati e che nessun civile sia trasferito con la forza o privato di cibo. La CIG ha anche riaffermato l'obbligo di Israele di consentire al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) l'accesso ai detenuti nel OPT e che deve rispettare e proteggere tutti gli operatori umanitari, il personale medico e le strutture.
Inoltre, dieci degli undici giudici hanno concordato che Israele deve rispettare i privilegi e le immunità dell'ONU e dei suoi funzionari, inclusa l'agenzia di soccorso per i rifugiati palestinesi UNRWA, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker Türk ha accolto con favore il Parere Consultivo e ha dichiarato che gli obblighi di Israele ai sensi del diritto internazionale sono chiari: i palestinesi hanno il diritto a forniture essenziali e Israele è tenuto a rispettare, proteggere e realizzare i diritti umani dei palestinesi. Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che Israele respinge il parere consultivo della CIG, descrivendolo come un tentativo di imporre misure politiche contro Israele.