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Corte Penale Internazionale e violenze post-elettorali in Kenya: il Procuratore presenta alla Camera Preliminare due casi di crimini contro l'umanità

Una panoramica dell'aula vuota della Corte Penale Internazionale a L'Aia
© ICC/CPI

Il 15 dicembre 2010, il Procuratore della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha presentato due casi di crimini contro l'umanità alla Camera Preliminare della Corte, richiedendo l'emissione di sei mandati di comparizione per altrettanti cittadini kenioti accusati di tali crimini nel contesto delle violenze post-elettorali scoppiate in Kenya tra il 2007 e il 2008.

Il primo caso presentato riguarda tre esponenti del partito soccombente alle elezioni del dicembre 2007, l’Orange Democratic Movement (ODM), mentre il secondo coinvolge altrettanti esponenti o ufficiali del Governo appartenenti al partito vittorioso, il Party of National Unity (PNU).

I crimini contro l'umanità di cui dovranno rendere conto gli interessati, qualora la Camera Preliminare dovesse accogliere la richiesta del Procuratore, includono l'omicidio, la deportazione e il trasferimento forzato della popolazione, la persecuzione ispirata da ragioni di ordine politico, la tortura, lo stupro e altre forme di violenza sessuale.

A seguito delle violenze post-elettorali in Kenya hanno perduto la vita più di 1.100 persone, 3.500 sono rimaste ferite e quasi 600.000 sono state le vittime di trasferimenti forzati. Nel corso di 60 giorni di disordini, sono stati commessi centinaia di stupri e 100.000 unità abitative sono state distrutte.

La Corte Penale Internazionale, istituzione permanente competente a giudicare i più gravi crimini di portata internazionale, esercita la sua giurisdizione sul caso del Kenya a seguito di un'iniziativa proprio motu del Procuratore Moreno-Ocampo.

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