Dichiarazione della Fondazione Anna Lindh sulla distribuzione di “Innocence of the Muslims” e sulla violenza nella Regione
Il Centro diritti umani dell'Università di Padova, membro della Fondazione Euromediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture dal 2009, rende nota la seguente dichiarazione rilasciata dalla Fondazione in data 15 settembre 2012:
La Fondazione Anna Lindh esprime la sua più profonda preoccupazione per la distribuzione del film provocatorio intitolato “Innocence of Muslims”, che costituisce un'offesa per i musulmani in tutto il mondo, e per le reazioni violente di gruppi di estremisti i cui attacchi alla delegazioni diplomatiche hanno portato morte e distruzione.
In quanto istituzione dedicata alla promozione del rispetto reciproco e della coesistenza tra le culture e le civiltà nella regione euromediterranea, la Fondazione Anna Lindh condanna ogni forma di incitazione all'odio settario e ribadisce che il rispetto per le credenze religiose e il rifiuto della violenza devono essere le fondamenta della democrazia, dell'umanesimo e della modernità.
“Innocence of Muslims” è un opuscolo provocatorio, la cui distribuzione, nell'anniversario degli attacchi terroristici dell'11 settembre, non può essere ridotta ad una manifestazione di libertà di espressione. La disseminazione istantanea del suoi contenuti attraverso i media online è stata finalizzata a provocare instabilità sociale, come avvenuto con la distribuzione delle vignette che deridevano il Profeta Maometto e con il cortometraggio “Fitna” basato sull'amalgama di immagini estreme e citazioni dal Corano. In entrambe le occasioni, la Fondazione Anna Lindh ha condannato le azioni che hanno messo in pericolo la capacità di persone di diverse origini, culture e credo di vivere assieme. La Fondazione ribadisce questa condanna, sottolineando che diritti umani quali la libertà di espressione, la dignità umana e il rispetto reciproco sono indivisibili, e non possono essere utilizzati in modo selettivo per promuovere scontri su base etnica o religiosa.
La crisi innescata da questa dolorosa iniziativa giunge in un momento storico per la regione, quando molti paesi arabi sono coinvolti in processi di transizione democratica. Nonostante difficoltà e battute di arresto, queste transizioni hanno creato migliori condizioni per dialogo e cooperazione tra le società europee e quelle arabe. Gli eventi della scorsa settimana potrebbero minacciare questa riuscita.
Ciononostante, la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica musulmana ha espresso la propria rabbia con riferimento alla distribuzione del film in modo pacifico e individualmente, e i governi arabi della regione hanno ribadito il loro impegno in materia di inclusione culturale condannando gli attacchi alla delegazioni diplomatiche e l'uccisione dell'Ambasciatore americano e di altri funzionari a Bengasi. La reazione non violenta della maggior parte delle popolazioni dovrebbe costituire la base per un impegno comune e condiviso, focalizzato sulla restaurazione della fiducia e sulla ricostruzione di ponti culturali che potrebbero essere stati, ancora una volta, danneggiati.
La Fondazione Anna Lindh risponderà a questo nuovo episodio di provocazione e violenza rafforzando la sua missione interculturale. In cooperazione con le sue Reti nazionali, la Fondazione sta realizzando una ampia varietà di programmi, promuovendo migliore comprensione e rispetto reciproco, rafforzando la partecipazione attiva dei cittadini nella vita pubblica e portando le persone assieme, da tutto il Mediterraneo, per lavorare sui valori democratici condivisi.