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Edizione straordinaria della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, 24 aprile 2022

Vignetta creata in occasione della guerra in Kosovo nel 1999 che rappresenta una madre e il suo bambina che urlano abbracciati mentre sfrecciano proiettili e missili

Care amiche e amici,

ogni giorno che passa, la guerra in Ucraina diventa più disumana e cieca. Per questo vi invitiamo ad aderire e organizzare insieme domenica 24 aprile una Marcia straordinaria PerugiAssisi della pace e della fraternità.

Alla vigilia della Festa della Liberazione, ci ritroveremo assieme per camminare sulla via della pace, del disarmo e della nonviolenza sulle orme di San Francesco, di Aldo Capitini, di Giorgio La Pira e di p. Ernesto Balducci.

La preparazione della marcia ci consentirà di moltiplicare i nostri sforzi di pace ripetendo tutti i giorni il grido di Papa Francesco: FERMATEVI! La guerra è una follia.

La Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità dovrà essere il punto di ri-unione delle tante iniziative di pace, di solidarietà e di cura delle vittime che si stanno organizzando nelle nostre città e in tante scuole.

Facciamo in modo che i protagonisti siano gli studenti e studentesse delle nostre scuole, partendo dai più piccoli.

La PerugiAssisi sia la marcia di quelli che si prendono cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere.

Nella speranza di ricevere al più presto la vostra adesione, vi invio i più cordiali saluti

Flavio Lotti
Coordinatore

Perugia, 23 marzo 2022

APPELLO

Domenica 24 aprile 2022
vigilia della Festa della Liberazione
Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità
EDIZIONE STRAORDINARIA

FERMATEVI!
La guerra è una follia

Dal 24 febbraio la guerra in Ucraina avanza facendo strage di vite innocenti, riducendo le città in cimiteri, minacciando la guerra mondiale e la catastrofe atomica. Per questo diciamo che va fermata!

Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace. Per questo ripetiamo che va fermata subito!!!

Fermare la guerra vuol dire negoziare subito, con determinazione, su tutto: il cessate il fuoco, i corridoi umanitari, la fine della guerra, la sicurezza per tutti, il disarmo, il rispetto dei diritti umani di tutti, comprese le minoranze. Tutte le strade vanno percorse. Bisogna dialogare con tutti.

E’ urgente l’apertura di un negoziato multilaterale serio, strutturato, concreto, onesto e coraggioso, sotto l’autorità delle Nazioni Unite. Il Segretario Generale dell’Onu, i responsabili dell’Unione Europea e della politica internazionale lo devono fare ora! Guardando al presente ma anche al futuro.. Per salvare la povera gente che è rimasta sotto le bombe. Per scongiurare la catastrofe atomica. Per impedire l’esplosione di una nuova devastante crisi sociale e ambientale. Non c’è obiettivo più importante!

Moltiplichiamo le iniziative di pace e domenica 24 aprile, vigilia della Festa della Liberazione, partecipa alla Marcia straordinaria PerugiAssisi della pace e della fraternità.

Insieme con Papa Francesco, diciamo tutti, ma proprio tutti: Fermatevi! La guerra è una follia.

Nessuno si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo! Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Risolviamo i problemi che non abbiamo ancora voluto affrontare nel rispetto del diritto internazionale. Basta con la propaganda di guerra! Fermiamo la circolazione dell’odio e dell’inimicizia. Facciamo pace. Prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere.

Siamo solidali con gli ucraini e con tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate che continuano a insanguinare il mondo. Con i russi che si oppongono alla guerra, con chi è costretto a farla e con le vittime della persecuzione anti-russa. Con tutti i bambini e le bambine, le donne e gli uomini di ogni età che pagheranno le dure conseguenze della guerra, in Italia e nel resto del mondo.

Chi ama la pace, come recita la Costituzione Italiana, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».

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