Ong e associazionismo

Elezioni in Tunisia: la società civile italiana invia una delegazione di osservatori internazionali.

Votante immerge il dito nell'inchiostro dopo aver votato, sistema utilizzato in molti paesi per evitare brogli elettroali.
© UN Photo

Il prossimo 23 ottobre si svolgeranno in Tunisia le elezioni dell’Assemblea costituente, le prime dopo la deposizione dell’ex presidente Ben Ali. L’Assemblea sarà composta da 218 membri eletti in 33 circoscrizioni plurinominali con sistema proporzionale e liste chiuse, che vedano la presenza paritaria ed alternata di uomini e donne. Alle elezioni parteciperanno 81 partiti politici.

Lo svolgimento delle elezioni sarà monitorato da 533 osservatori internazionali, di cui 499 europei ed americani e 34 provenienti da altri Paesi arabi. Tra i 15 organismi accreditati presso l’Alta autorità indipendente tunisina per le elezioni, oltre ad organizzazioni internazionali quali Unione Europea (204 osservatori), Consiglio d’Europa (26 osservatori) e Organizzazione Internazionale della Francofonia (52 osservatori), figurano diverse Ong internazionali, tra cui Fondazione Carter, National Democratic Institute, Rete per le elezioni nel mondo arabo e Gender Concerns International.

Anche la società civile italiana invierà una delegazione di 19 osservatori che monitorerà alcuni siti elettorali nel governatorato di Sidi Bouzid. La missione è stata organizzata dall’Associazione per la pace e vedrà la partecipazione di rappresentanti di varie organizzazioni e associazioni, tra cui Libera, Associazione Acmos e Fondazione Benvenuti in Italia.

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