Striscia di Gaza

Esperte delle Nazioni Unite avvertono delle conseguenze catastrofiche per le persone con disabilità nella città di Gaza a seguito dell'offensiva israeliana

Distruzione nella striscia di Gaza Ottobre 2023
© UNICEF/Hassan Islyeh

Heba Hagrass, Relatrice Speciale sui diritti delle persone con disabilità, e Francesca AlbaneseRelatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato dal 1967, hanno lanciato un avvertimento urgente il 16 settembre 2025 riguardo le possibili conseguenze catastrofiche per le persone con disabilità nella città di Gaza a seguito dell'offensiva israeliana. Le due esperte hanno infatti dichiarato: "Le persone con disabilità a Gaza sono totalmente esaustetraumatizzate. Affrontano difficoltà estreme nel fuggire - alcune persone con disabilità motorie sono costrette a strisciare tra le macerie o ad essere trascinate su materassi, mentre altre incontrano barriere nell'accesso alle informazioni".

Le persone con disabilità, già prima dell'ottobre 2023, erano sproporzionatamente colpite dalla povertà. Con la mancanza (e l'aumento dei prezzi) di forniture essenzialiattrezzature mediche ed ausili assistivi che entrano nella città di Gaza, i pericolosi punti di distribuzione e la distruzione delle infrastrutture critiche, le persone con disabilità sono a grave rischio di "morte, lesioni, fame, disidratazione, violenza e sfruttamento". Ad esempio, le due esperte hanno dichiarato che nessuna sedia a rotelle è entrata a Gaza dall'inizio del 2025, il prezzo dei pannoloni per adulti ha visto un aumento quasi del 3000%, e le persone anziane con disabilità hanno perso l'accesso agli ausili per la mobilità e ai trattamenti medici. Le organizzazioni locali per la disabilità continuano i loro instancabili sforzi per fornire supporto salvavita, tuttavia le esigenze delle persone con disabilità superano le loro possibilità.

Il numero di persone con disabilità è aumentato vertiginosamente dall'ottobre 2023. Al 8 settembre 2025, 163.096 palestinesi sono stati feriti, con oltre il 25% che si prevede vivrà con menomazioni permanenti, richiedendo accesso alla riabilitazione e ad altre forme di supporto. I dati mostrano che Gaza ha il maggior numero di bambini amputati al mondo, insieme a "numeri crescenti di individui con disabilità uditive e visive, necessità di supporto per la salute mentale e psicosociale".

Le esperte sottolineano gli obblighi internazionali che lo Stato di Israele è tenuto a rispettare, incluso l'articolo 11 della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità e la risoluzione 2475 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla protezione delle persone con disabilità nelle situazioni di conflitto armato.

Infine, Heba Hagrass e Francesca Albanese hanno dichiarato: "Il genocidio a cui stiamo assistendo a Gaza è anche una campagna di disabilitazione - di persone, risorse e infrastrutture - per annientare la vita palestinese a Gaza".

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