Esperti delle Nazioni Unite: il Cile deve dare priorità al diritto all’acqua e alla salute prima degli interessi economici
Il governo cileno non deve privilegiare le piantagioni di avocado ed i generatori elettrici a svantaggio del diritto alla salute e all’acqua dei suoi cittadini e le imprese dovrebbero affrontare l’impatto negativo delle loro operazioni su questi diritti, hanno affermato gli esperti per i diritti umani delle Nazioni Unite.
“Il Cile non adempie alle sue obbligazioni internazionali sui diritti umani se da precedenza a progetti di sviluppo economico prima dei diritti umani all’acqua e alla salute”, ha dichiarato Léo Heller, il relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, riferendosi in particolare al progetto Alto Maipo a Santiago e al business dell’avocado a Petorca. Questi due progetti potrebbero mettere a rischio la fornitura d’acqua sufficiente per le persone, fatto particolarmente preoccupante durante la pandemia da Covid-19.
Il Cile è uno dei maggiori esportatori di avocado e, a causa della penuria d’acqua, il governo cileno ha dichiarato lo scorso anno “l’emergenza idrica” in Petorca e la provincia continua a soffrire di siccità da allora. Dal 2016 ai residenti vengono destinati 50 litri d’acqua per persona al giorno; l’acqua viene consegnata in autocisterne non certificate e a volte è così poco sicura da provocare diarrea nei bambini.
“Il Ministero della Salute del Cile raccomanda il frequente lavaggio delle mani come tecnica più efficace per prevenire la diffusione del virus, di conseguenza, il governo deve garantire acqua adeguata per tutti e assicurarsi che le imprese non compromettano l’abilità dello Stato di far fronte ai propri obblighi”, ha poi continuato Heller. L’8 aprile 2020 il Ministero della Salute cileno ha approvato una risoluzione aumentando a 100 litri la quantità di acqua per persona al giorno nella provincia di Petorca. Otto giorni più tardi, in una decisione che potrebbe risultare illegale secondo il diritto internazionale, ha revocato la risoluzione. Allo stesso tempo, il governo continua a concedere nuovi diritti sull’acqua alle compagnie agricole e non è riuscito a controllare l’uso illegale ed eccessivo di acqua da parte delle aziende di avocado.
L’altro progetto contenzioso è l’Alto Maipo nelle Ande che potrebbe non solo ridurre la risorsa primaria di acqua potabile per i residenti di Santiago del Cile, ma pure peggiorare la qualità dell’aria nella capitale”, afferma Heller. Nonostante il governo del Cile ha investigato i danni all’ambiente provocati da questo progetto, non è stata presa nessuna misura efficiente per garantire il diritto all’acqua potabile per le persone affette da questo megaprogetto.
L’appello degli esperti è stato sottoscritto da Saad Alfarargi, relatore speciale sul diritto allo sviluppo, David R. Boyd, relatore speciale sui diritti umani e ambiente; Michael Fakhri, relatore speciale sul diritto al cibo; Tlaleng Mofokeng, relatore speciale sul diritto di tutti al godimento del massimo livello raggiungibile di salute fisica e mentale; Anita Ramasastry, Dante Pesce, Surya Deva, Elżbieta Karska e Githu Muigai, gruppo di lavoro sulla questione dei diritti umane delle corporazioni transnazionali e altre imprese commerciali.