FRA: La violenza e le molestie in Europa sono molto superiori ai dati ufficiali
Grazie al lavoro dell’Agenzia dell'Unione Europea per i diritti fondamentali (FRA) è stato pubblicato un rapporto sull’esperienza del crimine intitolato “Criminalità, sicurezza e diritti delle vittime”. La relazione è stata realizzata in base al primo sondaggio a livello europeo che ha coinvolto 35.000 persone, sulle loro esperienze di violenze, molestie, rapina, frode e impatto sulle vittime. I risultati esaminano inoltre la prospettiva delle persone sulla sicurezza e la loro volontà di intervenire quando testimoni di un crimine.
Più di un europeo su quattro è stato vittima di molestie e in un solo anno 22 milioni di persone sono state aggredite fisicamente. Solitamente le vittime di crimini non denunciano le loro esperienze, spesso non fanno valere i loro diritti e si sentono senza voce. I risultati rivelano come misure mirate possono aiutare i governi a supportare le vittime e rendere loro più semplice sia denunciare atti di violenza sia ottenere giustizia.
Il direttore della FRA Michael O’Flaherty ha dichiarato che “la grande differenza tra i dati ufficiali sulla criminalità e l’esperienza delle persone della criminalità ha fatto luce sulla vera misura del crimini nell’Unione europea. I dati indicano che i giovani, le persone che non si identificano come eterosessuali e le persone con disabilità, sono particolarmente colpiti dal crimine. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea prevede una legislazione in materia di diritti delle vittime di reati. I governi nazionali devono fare di più per garantire alle vittime i loro diritti e fornire il sostegno di cui hanno bisogno”.
Il rapporto dovrebbe guidare i decisori politici nazionali nel rispettare gli impegni internazionali e le leggi UE sui diritti delle vittime. Esso integra la strategia dell'UE sui diritti delle vittime, che mira a dare loro la possibilità di denunciare e chiede agli Stati membri di:
- Garantire l'accesso alla giustizia: i paesi devono fornire a tutte le vittime, soprattutto a quelle più vulnerabili, informazioni adeguate, supporto e protezione; inoltre, devono permettere la loro partecipazione nei procedimenti penali.
- Offrire un supporto mirato: i paesi devono prestare particolare attenzione ai bisogni specifici dei diversi gruppi per proteggerli al meglio da violenza, in particolare i giovani, le persone LGBTI, le persone con disabilità e le minoranze etniche.
- Sostenere meglio le donne: i paesi devono assicurare un approccio attento al genere in relazione alle sanzioni legali, educazione e formazione, protezione e sostegno ai diritti delle vittime. Questo include la prevenzione del crimine attraverso l’educazione di uomini che rappresentano la maggioranza degli aggressori.
- Facilitare la denuncia di reati: i paesi devono fare di più per incoraggiare e rendere più facile denunciare reati. Questo include usare altre strade per rilevare i crimini, informare le vittime dei loro diritti e indirizzarle verso servizi di supporto, ad esempio, attraverso la società civile e il sistema sanitario.
Il report è disponibile al link sottostante.