Frontiere UE: restano alte le preoccupazioni sui diritti fondamentali
L’ultimo bollettino sulla migrazione dell’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali (FRA), che copre il periodo che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2021, riporta dati preoccupanti per quanto riguarda il trattamento dei migranti alle frontiere dell'UE e le difficili condizioni in cui si trovano nei centri di detenzione e di accoglienza.
Ci sono accuse di migranti respinti sia da frontiere terrestri che marittime dell'UE senza l'opportunità di richiedere protezione internazionale e, in alcuni casi, anche di maltrattamenti da parte delle autorità.
Tra le tematiche che preoccupano maggiormente in termini di diritti fondamentali, intaccate dalle misure di contenimento della pandemia di Covid-19, si segnalano:
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Alloggiare i migranti su navi di quarantena invece di accoglierli nei porti dopo il loro soccorso.
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Sfruttamento della detenzione degli immigrati.
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Presenza di condizioni difficili, specialmente in alcuni paesi, per quanto riguarda i centri di detenzione e di accoglienza e i campi rifugiati. Il problemi principali rimangono il sovraffollamento e l'accesso all'acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari.
Un altro punto importante rimane l’urgenza di trovare una soluzione adatta per i minori richiedenti asilo, sia non accompagnati che in presenza delle loro famiglie, al fine di evitare di collocarli in strutture di detenzione o di limitarne la libera circolazione.