Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, 30 luglio 2024
Martedì 30 luglio si celebra la Giornata internazionale contro la tratta di persone. “Un crimine orribile che prende di mira le persone più vulnerabili delle nostre società”, ha sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
La tratta di esseri umani è un grave crimine e una significativa violazione dei diritti umani, proibita, a livello internazionale, dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC) e dal Protocollo per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone. All’interno del Protocollo, la tratta è definita come il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l'accoglienza o l'ospitalità di persone attraverso la forza, la frode o l'inganno a scopo di sfruttamento.
Ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini sono vittime dei trafficanti, sia all'interno dei loro Paesi che a livello internazionale. Quasi ogni nazione del mondo è colpita dalla tratta di esseri umani, sia come paese di origine, di transito o di destinazione delle vittime.
Quest'anno, le Nazioni Unite hanno portato al centro dell'attenzione la questione dei bambini vittime della tratta di esseri umani. Secondo i dati, una vittima di tratta su tre è un bambino e, rispetto agli adulti, ha il doppio delle probabilità di subire violenze durante la tratta. L'aumento delle piattaforme online aumenta il rischio di traffico di minori, che rischiano di essere sottoposti ad abusi sessuali, lavoro forzato e reclutamento in gruppi armati.
Ad oggi, gli sforzi per combattere la tratta di minori non sono stati sufficienti, evidenziando l'urgente necessità di misure di protezione complete, con maggiore collaborazione a livello nazionale ed internazionale. Le strategie preventive dovrebbero affrontare le profonde cause della tratta, come la povertà e la disuguaglianza, con particolare attenzione ai minori rifugiati non accompagnati.
La campagna Blue Heart, promossa dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tratta di esseri umani e sull'impatto che essa ha sulle persone e sulla società. Incoraggia le azioni dei governi, della società civile, del settore aziendale e dei singoli individui per la prevenzione della tratta di esseri umani. Condividendo le loro storie, la campagna mira a prevenire altri crimini e a raccogliere fondi per le vittime nell'ambito del Fondo fiduciario volontario delle Nazioni Unite per le vittime della tratta di persone (UNVTF).
Altre iniziative sono state e continuano ad essere portate avanti sia a livello europeo che nazionale, anche dal Centro Diritti Umani.
Il Consiglio D’Europa ha adottato nel 2005 la Convenzione sulla Lotta contro la Tratta di Esseri Umani ed ha creato il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) con il compito di monitorare le misure legislative adottate dagli Stati membri e pubblicare regolarmente rapporti di valutazione sui singoli Stati.
Anche l'Unione Europea ha dimostrato il suo impegno nell'attuazione di una serie di progetti. In particolare, ha finanziato il progetto N.E.x.T TO YOU (Network for the Empowerment, the Social and Labour Inclusion of Trafficked minors and young adults), sviluppato dalla Regione Veneto e dal Centro per i Diritti Umani e da altri partner, per la promozione e la protezione dei minori e dei giovani coinvolti in situazioni di tratta.
In Italia, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha istituito il Numero Verde Antitratta, anonimo e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutti i giorni dell'anno, a disposizione delle vittime di tratta ma anche di chiunque voglia segnalare casi di sfruttamento e abusi. Il numero verde (800 290 290) valuta le condizioni per attuare misure di sostegno, offre accoglienza e orientamento alle potenziali vittime, monitora la situazione, raccoglie dati, promuove campagne di sensibilizzazione sulla tratta di esseri umani, offre mediazione sociale e fornisce informazioni. Ogni anno il Numero Verde Antitratta pubblica un rapporto sulle proprie attività.
Un altro progetto sviluppato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, insieme alla Regione Veneto e al Centro per i Diritti Umani, è l'Osservatorio Antitratta, ovvero la creazione di un database centrale informatizzato in grado di effettuare elaborazioni in tempo utile, uno strumento fondamentale in Europa per l'individuazione dei primi segnali di evoluzione del fenomeno della tratta. L'elaborazione e l'implementazione di questo database consente un'analisi efficace del problema e degli interventi.
La Regione Veneto ha inoltre sviluppato il Progetto N.A.V.I.G.A.Re: Network Antitratta per il Veneto, Intersezioni, Governance e Azioni Regionali, che si è concluso nel febbraio 2024. Si trattava di un sistema unico e integrato di emersione e assistenza per le vittime di tratta e/o grave sfruttamento, anche sessuale e lavorativo. Era attivo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, per garantire l'accesso ai diritti alle persone presenti sul territorio regionale, indipendentemente dal loro status giuridico, dall'età, dalla nazionalità, dal genere e dal tipo di sfruttamento.
Come sottolineato dalla campagna Blue Heart, è importante sensibilizzare quotidianamente sul tema della tratta di esseri umani perché, anche senza saperlo, potremmo averne incontrato le sue vittime nel nostro percorso.