Rappresentante speciale e coordinatore per la lotta alla tratta degli esseri umani
L’Ufficio del Rappresentante speciale e coordinatore per la lotta alla tratta degli esseri umani ha il compito di assistere gli Stati OSCE nella progressiva attuazione degli impegni e nel pieno utilizzo delle raccomandazioni individuate dal Piano d’Azione adottato con Decisione del Consiglio Ministeriale n. 2 sulla lotta alla tratta di esseri umani, a Maastricht nel 2003.
Inizialmente, il Piano d’azione prevedeva un meccanismo sotto l'egida del Comitato Permanente composto da un rappresentante e un’unità speciale presso il Segretariato. Dal 2006, i due meccanismi sono stati fusi con Decisione n.3/06 del Consiglio Ministeriale, nella posizione di Rappresentante Speciale e Coordinatore per la lotta alla tratta di esseri umani, che è così divenuta parte integrante del Segretariato.
La definizione di tratta di esseri umani accettata in ambito OSCE corrisponde a quella che si trova all'articolo 3 del Protocollo addizionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (2000). Per tratta di persone si intende quindi "il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme di denaro o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha l’autorità su un’altra a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o prestazioni forzate, schiavitù o pratiche analoghe, l’asservimento o il prelievo di organi".
Le funzioni del Rappresentante speciale sono quelle di assicurare un coordinamento degli sforzi OSCE nel combattere la tratta degli esseri umani trasversalmente alle tre dimensioni della sicurezza di cui si occupa l’Organizzazione; rafforzare il coordinamento tra le autorità degli Stati membri e tra l’OSCE e le altre organizzazioni rilevanti; dare maggior rilievo politico alla lotta contro la tratta degli esseri umani, sia quale grave violazione dei diritti umani sia come potenziale minaccia transnazionale; assistere gli Stati nelle loro attività di cooperazione; fornire consulenza e assistenza tecnica in campo legale e collaborare con gli organi nazionali istituiti per coordinare e monitorare le attività contro la tratta.
Nell’ambito del suo mandato il Rappresentante speciale può svolgere visite ufficiali presso Stati OSCE, al seguito delle quali viene instaurato un dialogo costruttivo con le autorità del Paese interessato sulle questioni di più immediata rilevanza al tema della tratta. A conclusione di questo processo di confronto e condivisione, viene pubblicato, previo il consenso del Paese interessato, un rapporto di sintesi contenente le osservazioni e le raccomandazioni del Rappresentante speciale relativamente all'implementazione degli impegni OSCE in materia.
Priorità tematiche del Rappresentante speciale sono la tratta di minori e la tratta ai fini di sfruttamento della manodopera.
Dal 30 ottobre 2023 ricopre il ruolo di Rappresentante speciale e coordinatore per la lotta alla tratta degli esseri umani Kari Johnstone.
L’ultima visita ufficiale del Rappresentante speciale in Italia è avvenuta nell’estate del 2016, a Lampedusa e Catania, con il fine di valutare le condizioni dei migranti e dei rifugiati e i rischi di traffico di esseri umani.