Guerra in Iraq: molto prima del rapporto Chilcot, la verità era stata detta da Hans Blix, dottore honoris causa dell'Università di Padova nel 2004
Il 6 luglio 2016 John Chilcot ha presentato dinanzi alla Camera dei Comuni del Regno Unito il rapporto sull’intervento in Iraq del 2003 elaborato dalla commissione d’inchiesta da lui presieduta, e creata nel 2009 dall’allora primo ministro Gordon Brown al fine di analizzare la politica britannica nei confronti dell’Iraq dal 2001 al 2009.
Tra le numerose conclusioni emerse dal lavoro di questa commissione d'inchiesta, il rapporto mette in luce che la coalizione a guida statunitense, di cui il Regno Unito è stato parte fondante, è intervenuta militarmente in Iraq prima che i possibili rimedi pacifici e diplomatici fossero esauriti e con una pianificazione altamente inadeguata. Inoltre, il rapporto afferma che i pericoli relativi al possesso di armi di distruzione di massa da parte dell’Iraq sono stati presentati con “ingiustificata certezza”.
Nel gennaio del 2003 due mesi prima dell’inizio dell’operazione militare, la Commissione delle Nazioni Unite di monitoraggio, ispezione e verifica in Iraq, presieduta da Hans Blix, aveva infatti concluso la propria missione di indagine nel Paese affermando che non erano state trovate indicazioni che l’Iraq fosse effettivamente in possesso di armi nucleari o che fossero attivi programmi di armamento, mettendo quindi in discussione uno dei capisaldi sui quali il Presidente americano Bush e il Primo ministro britannico Tony Blair avevano costruito e sostenuto la loro decisione di invadere l’Iraq.
Il 20 ottobre del 2004, l’Università di Padova, su indicazione del suo Centro Diritti Umani ha conferito ad Hans Blix la Laurea Honoris Causa in Scienze politiche. Come si legge nella motivazione di questo riconoscimento, Hans Blix ha illustrato la funzione pubblica internazionale ricoprendo incarichi di alta responsabilità, in particolare presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e a capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Hans Blix si segnala per l’impegno profuso nel lumeggiare gli aspetti evolutivi del diritto e dell’organizzazione internazionale a partire dall’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite. [...] Scrupoloso e coraggioso nell’assolvere ai suoi alti e delicati compiti, studioso attento alle nuove frontiere umanocentriche del diritto internazionale, Hans Blix va a giusto titolo annoverato tra i servitori esemplari della causa della legalità internazionale, dei diritti umani, della giustizia e della pace nel mondo.
Per l'occasione giunsero messaggi dalla Presidenza della Repubblica e dalla Segreteria di Stato di Sua Santità. Nel 2007, il Presidente della Repubblica ha conferito ad Hans Blix l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica Italiana
Nonostante la solida evidenza empirica circa la responsabilità per scelte effettuate al di fuori della legalità internazionale, e le sempre più drammatiche conseguenze di quest’ultime sulla stabilità dell’ordine mondiale, Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America, tra gli altri, continuano ad opporsi all’adozione di una Dichiarazione sul diritto umano alla pace presso il Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite.