conflitto israelo-palestinese

Human Rights Watch: un nuovo report individua nelle pratiche di sfollamento forzato dei Palestinesi attuate da Israele a Gaza crimini di guerra e crimini contro l’umanità

Un palestinese cerca tra le macerie della sua casa distrutta dopo essere stata colpita da bombardamenti israeliani a Towers Al-andaa - nel nord della Striscia di Gaza.
© UN Photo/Shareef Sarhan

A novembre 2024, è stato pubblicato il report “‘Hopeless, Starving and Besieged’: Israel’s Forced Displacement of Palestinians in Gaza” (“‘Senza Speranza, Affamati e Assediati’: lo Sfollamento Forzato dei Palestinesi da parte di Israele”) di Human Rights Watch nel quale viene analizzato il fenomeno di sfollamento forzato che ha interessato la quasi totalità della popolazione civile palestinese di Gaza come conseguenza dei piani di evacuazione e delle pratiche di sistematica distruzione delle abitazioni e delle infrastrutture essenziali attuate da Israele da ottobre 2023.

Facendo riferimento alla legge umanitaria internazionale, il report ricorda i casi in cui è previsto lo sfollamento temporaneo dei civili dalle loro terre e gli obblighi della forza occupante nei loro confronti, nel dover attuare piani di evacuazione sicuri ed inclusivi, assicurare loro una sistemazione adeguata e, con la cessazione delle ostilità, garantirne il diritto di ritorno.

Nonostante le autorità israeliane sostengano che le evacuazioni da loro disposte rientrino all’interno di tali casistiche e siano dunque legittime e in linea con quanto disciplinato dal diritto umanitario internazionale, Human Rights Watch, attraverso la raccolta di testimonianze di sfollati palestinesi e l’analisi degli ordini di evacuazione di Israele e di materiale video e fotografico verificato, smentisce la loro posizione e dimostra che un’evidente sistematicità e una chiara intenzione politica sottendono il violento sfollamento forzato dei civili palestinesi e la distruzione diffusa di Gaza, riconoscendovi forme di pulizia etnica, crimini contro l’umanità e crimini di guerra.

Il report invita infine tutti i governi a prendere posizione contro tali crimini, adottare misure restrittive nei confronti di Israele per indurlo a mettervi fine e attenersi agli obblighi internazionale di protezione della popolazione civile, sostenere e garantire il lavoro della Corte Internazionale di Giustizia e bloccare i rifornimenti di armi e aiuti militari ad Israele.

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