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Il Relatore Speciale ONU Michel Forst pubblica nuove linee guida su protesta ambientale e disobbedienza civile

Proteste ambientaliste Milano
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Nel mese di ottobre 2025, Michel Forst, relatore speciale delle Nazioni Unite sui difensori dell'ambiente nell'ambito della Convenzione di Aarhus, ha pubblicato nuove linee guida sulla protesta ambientale e la disobbedienza civile.

Le nuove linee guida mirano a sostenere gli Stati, la società civile, gli attivisti ambientali e gli operatori del diritto nella comprensione e nell’attuazione dei diritti garantiti dalla Convenzione di Aarhus. Il testo sottolinea che individui e gruppi hanno riconosciuto il diritto internazionale a partecipare a manifestazioni ambientali pacifiche, anche quando queste mettono in discussione azioni o politiche pubbliche e private che possono arrecare danno all’ambiente.

Il documento individua cinque principi guida per aiutare gli Stati a garantire che l’attivismo ambientale pacifico sia rispettato e non represso:

  1. Affrontare le cause profonde della protesta: I governi dovrebbero intervenire sulle reali ragioni alla base delle proteste ambientali, come l’inazione nella tutela dell’ambiente, la mancanza di trasparenza o l’esclusione dai processi decisionali.
  2. Rifiutare la criminalizzazione dei difensori dell’ambiente: Le autorità e i media devono smettere di rappresentare gli attivisti ambientali come criminali e riconoscerne invece il legittimo ruolo nella difesa dell’interesse pubblico.
  3. Tutela dello spazio civico: La disobbedienza civile non deve essere utilizzata come pretesto per limitare le libertà fondamentali o ridurre gli spazi di espressione pacifica.
  4. Garantire un approccio di polizia fondato sui diritti umani: Le risposte delle forze dell’ordine devono essere legittime, necessarie e proporzionate - mai arbitrarie, eccessive o punitive.
  5. Salvaguardare la giustizia e le libertà civiche: I tribunali dovrebbero evitare decisioni o sanzioni che scoraggino la protesta pacifica o riducano lo spazio civico. 

Le linee guida riconoscono inoltre che alcuni difensori dell’ambiente possono ricorrere alla disobbedienza civile quando i canali legali risultano inefficaci. In tali casi, il documento definisce le condizioni in cui questi atti possono essere considerati tollerabili — come la proporzionalità, la nonviolenza, la necessità e l’interesse pubblico.

Il Relatore Speciale richiama gli Stati a prevenire e sanzionare le ritorsioni contro i manifestanti, tra cui molestie giudiziarie, sorveglianza, uso eccessivo della forza o criminalizzazione della protesta. Invita inoltre i governi a rivedere e riformare le leggi nazionali, i protocolli di polizia e le prassi giudiziarie affinché i diritti alla protesta siano pienamente rispettati, in particolare per chi difende l’ambiente. Le linee guida sollecitano anche la creazione di meccanismi trasparenti di monitoraggio per verificare la gestione delle proteste, segnalare abusi e garantire la responsabilità delle istituzioni coinvolte.

Il documento evidenzia infine che le autorità pubbliche, inclusi i rappresentanti politici, devono astenersi dall’utilizzare un linguaggio che descriva i manifestanti come minacce, “eco-terroristi” o “agenti stranieri”, e che i media, in particolare quelli pubblici, devono mantenere accuratezza e imparzialità, evitando linguaggi denigratori o rappresentazioni distorte dei difensori ambientali.

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Parole chiave

linee guida ambiente Nazioni Unite / ONU diritti civili e politici