La giustizia spagnola condanna militare argentino per crimini contro l'umanità

L'ex capitano di corvetta argentino Adolfo Scilingo è stato condannato a 640 anni di reclusione per crimini contro l'umanità, detenzioni arbitrarie e torture commessi durante la dittatura in Argentina tra il 1976 e il 1983. La Audiencia nacional ha stabilito che Scilingo partecipò ai 'vuelos de la muerte' e fu direttamente responsabile della morte di 30 persone.

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La competenza della Audiencia a giudicare i reati penali commessi dall’ex capitano in Argentina, anche in assenza di qualsivoglia collegamento con la Spagna, deriva dall’operare del principio della giurisdizione universale sui crimini internazionali dell’individuo, principio espressamente previsto nell’ordinamento spagnolo.

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Scilingo è il primo esponente dell’esercito argentino a essere stato processato all'estero non in contumacia. Alfredo Astiz in Francia, e Suarez Mason e Santiago Riveros in Italia, sono stati condannati in contumacia, modalità non prevista dalla giustizia spagnola.