Le Nazioni Unite ricordano in tutto il mondo le vittime dell'attentato del 19 agosto 2003


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Con parole solenni, musica, candele e marce silenziose l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha commemorato ieri, in tutte le proprie sedi nel mondo, il primo anniversario dell’attentato subito a Baghdad il 19 agosto 2003, nel quale morirono 22 persone impegnate nella missione ONU in Iraq.

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A Baghdad, nelle vicinanze delle rovine dell’Hotel Canal, l’edificio colpito dall’attacco e sede degli uffici ONU, un gruppo numeroso di personale iracheno e internazionale dell’ONU si è riunito con il Rappresentante speciale per l’Iraq, Ashraf Qazi, per elogiare la determinazione di quanti continuano il proprio lavoro umanitario per la costruzione di un futuro sicuro e di pace per il popolo iracheno e nel mondo. Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti religiosi.

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A Ginevra, nella sede delle Nazioni Unite, il Segretario Generale Kofi Annan ha presieduto la commemorazione con un discorso in cui ha riconosciuto la minaccia alla sicurezza del personale ONU nelle missioni di pace. Dopo aver osservato un minuto di silenzio Annan ha acceso una candela per ciascuna delle 22 vittime: Sergio Vieira de Mello (Brasile), Reham Al-Farra (Giordania), Raid Shaker Mustafa Al-Mahdawi (Iraq), Leen Assad Al-Qadi (Iraq), Ranillo Buenaventura (Filippine), Richard Hooper (Stati Uniti), Reza Hosseini (Iran), Ihssan Taha Husain (Iraq), Jean-Selim Kanaan (Egitto-Francia), Christopher Klein-Beekman (Canada), Emaad Ahmed Salman Al-Jobory (Iraq), Martha Teas (Stati Uniti), Basim Mahmood Utaiwi (Iraq), Fiona Watson (Regno Unito), Nadia Younes (Egitto), Saad Hermiz Abona (Iraq), Omar Kahtan Mohamed Al-Orfali (Iraq), Gillian Clark (Canada), Arthur Helton (Stati Uniti), Manuel Martín-Oar, Fernández-Heredia (Spagna), Khidir Saleem Sahir (Iraq) y Alya Ahmad Sousa (Iraq).

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Nella sede dell’ONU a New York la vicesegretaria generale, Louise Fréchette, ha incontrato i rappresentanti delle famiglie delle vittime e i lavoratori feriti nell’attacco.

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Oltre alle tre cerimonie collegate in video-conferenza, la commemorazione è avvenuta in molti altri paesi in cui le Nazioni Unite sono impegnate in missioni umanitarie e di peacekeeping: Afghanistan, Liberia, Sudan, Burundi, Nicosia, Cipro, Bangladesh, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Georgia, Haiti, …

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Sito ONU dedicato alla commemorazione delle vittime

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Aggiornamenti sulla missione ONU in Iraq