Marcia della pace PerugiAssisi: Flash mob a Padova martedì 5 ottobre ore 12.00 davanti a Palazzo Moroni e Palazzo Bo
Martedì 5 ottobre 2021 alle ore 12.00 a Padova, davanti a Palazzo Bo e Palazzo Moroni, Università e Comune organizzano un Flash Mob in preparazione della Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità di domenica 10 ottobre.
Interverranno l'Assessora alla Pace e ai Diritti Umani del Comune di Padova, docenti del Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca" e della Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace, studenti e studentesse di oltre 30 corsi di laurea del nostro Ateneo, giovani che stanno svolgendo il Servizio Civile Universale, insegnanti e studenti delle scuole superiori, rappresentanti del mondo dell'associazionismo.
L'Università di Padova ha aderito alla Marcia PerugiAssisi facendo espresso riferimento all'art. 1, parag. 2, dello suo Statuto che recita:
"L’Università di Padova … promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale".
Gli studenti e le studentesse dell'Università di Padova che parteciperanno sono oltre 150. Saranno loro a guidare la Marcia da Perugia fino alla Rocca di Assisi.
Quest'anno la Marcia PerugiAssisi compie 60 anni. Una lunga storia di pace. Anzi d’impegno per la pace e i diritti umani. Una storia fatta di centinaia di migliaia di donne e uomini di tante generazioni e di ogni età. Alla Marcia del 1961 promossa da Aldo Capitini parteciparono Italo Calvino, Guido Piovene, Giovanni Arpino, Renato Guttuso, Gianni Rodari, ....
Nel suo discorso di apertura il professor Aldo Capitini affermava:
«Questa Marcia era necessaria ed altre marce saranno necessarie nel nostro e negli altri paesi, per porre fine ai pericoli della guerra, per liberare i popoli dai mali dell’imperialismo, del colonialismo, del razzismo, dello sfruttamento economico». E ancora: «La Marcia è una manifestazione dal basso, al livello minimo, che tende a comprendere tutti, è assolutamente nonviolenta, cioè priva di armi e opposta perciò alla sfilata militare ... è il simbolo della moltitudine povera, che sa di essere nel giusto, che accomuna volentieri tutti».
Con la Marcia si lanciano idee, la denuncia è seguita dalla proposta, forze anche molto diverse fra loro convergono e si aggregano, si esercita la nonviolenza attiva con un saldo ancoraggio al paradigma dei diritti umani e della legalità internazionale.
Pace, diritti umani, uguaglianza, democrazia, solidarietà, dignità, libertà, giustizia, fraternità,… sono sotto attacco in tante parti del mondo. La negazione di questi valori universali ha causato e continua a causare enormi sofferenze a tanta parte dell’umanità. Per questo abbiamo bisogno di unirci e difendere i valori che ci sono più cari.
La legittimazione per individui, gruppi, associazioni e comunità locali ad agire dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani è espressa nell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani, che recita:
«Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale».
Quest'anno la Marcia PerugiAssisi avrà come tema la cultura della cura, all’insegna del motto di don Milani “I Care”. L'appello è rivolto a tutte le donne e gli uomini a rinnovare ed estendere il comune impegno per la pace e il disarmo, i diritti umani e la giustizia per iniziare un nuovo "decennio della cura", un percorso di pace che coinvolga la società civile e le istituzioni ad affrontare le sfide in atto.