diritti umani

Nazioni Unite: conclusa la prima Conferenza mondiale sui popoli indigeni, New York, 22-23 settembre 2014

Un gruppo di partecipanti alla Conferenza mondiale sui popoli indigeni, 22-23 settembre 2014
© UN Photo

Nei giorni 22-23 settembre 2014 si è svolta la prima Conferenza mondiale sui popoli indigeni, presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.

Istituita dall’Assemblea generale il 21 dicembre 2010, con risoluzione 66/296, la Conferenza è stata una prima occasione per confrontarsi sullo stato di attuazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (13 settembre 2007) e per condividere ed elaborare buone pratiche di promozione e protezione dei diritti umani di queste popolazioni.

All’interno di una piattaforma internazionale di dialogo e di collaborazione, rappresentanti degli Stati Membri, di organizzazioni intergovernative e non-governative, membri della società civile ed esponenti di associazioni indigene provenienti da tutto il mondo hanno discusso la possibilità di elaborare una strategia condivisa per rafforzare le misure di tutela e di garanzia dei diritti dei popoli indigeni e di giungere allo sviluppo di una agenda post-2015 più inclusiva, nella quale tali diritti trovino piena espressione negli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Al termine del primo giorno di sessione, l’Assemblea generale ha adottato all’unanimità una bozza di risoluzione intitolata Documento finale della riunione plenaria ad alto livello dell'Assemblea generale nota come Conferenza mondiale sui popoli indigeni, in cui gli Stati Membri sottolineano l’importanza di definire azioni concrete volte a colmare il divario esistente tra promesse e risultati nell’ambito della promozione, protezione e implementazione dei diritti umani dei popoli indigeni e riaffermano i loro impegni di consultazione e di cooperazione con questi gruppi svantaggiati prima dell’adozione di misure legislative e amministrative che li riguardano. Il Documento, inoltre, invita a intensificare gli sforzi nel prevenire e nell’eliminare tutte le forme di violenza e di discriminazione che colpiscono queste popolazioni, in particolar modo donne, bambini, anziani e persone con disabilità.

Sulla base di queste considerazioni, l’Assemblea generale ha infine richiesto al Segretario generale Ban Ki-moon di sostenere lo sviluppo di un piano d’azione a livello globale, sulla base delle risorse esistenti, che garantisca un aproccio coerente e condiviso al raggiungimento degli obiettivi della Dichiarazione, di fornire aggiornamenti in merito durante la 70° sessione dell’Assemblea generale, di nominare un alto funzionario delle Nazioni Unite, con l'accesso ai più alti livelli del processo decisionale all'interno del sistema, per coordinare il piano d’azione e per contribuire ad accrescere consapevolezza sui diritti dei popoli indigeni.

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