Nazioni Unite: Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili, 6 febbraio 2019
Il 6 febbraio 2019 si celebra la Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni, con risoluzione A/RES/67/146 del 20 dicembre 2012, con l’obiettivo di promuovere campagne di sensibilizzazione e azioni concrete per combattere la pratica delle mutilazioni genitali femminili.
Le mutilazioni genitali femminili (FGM, “female genital mutilation”) comprendono tutte le procedure volte ad alterare o danneggiare i genitali femminili per ragioni non mediche e sono state riconosciute, a livello internazionale, come una violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze.
La pratica della mutilazione genitale femminile viola i diritti delle donne alla salute, alla sicurezza e all'integrità fisica, il loro diritto a non subire tortura e trattamenti crudeli, inumani o degradanti nonché il loro diritto alla vita quando tale pratica causa il decesso. Le FGM riflettono una radicata disuguaglianza tra i sessi e rappresentano una forma estrema di discriminazione nei confronti delle donne e delle ragazze.
La mutilazione genitale femminile è praticata prevalentemente in 29 paesi dell’Africa e del Medio Oriente, ma è comune anche in diversi paesi asiatici, tra cui India, Indonesia, Iraq e Pakistan, così come in alcuni gruppi indigeni dell'America Latina. Le FGM continuano inoltre a persistere tra le popolazioni di immigrati che vivono in Europa occidentale, Nord America, Australia e Nuova Zelanda.
Nel luglio 2018, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha pubblicato il rapporto “Intensifying global efforts for the elimination of female genital mutilation”, nel quale egli sostiene che gli sforzi per porre fine a queste pratiche dovrebbero essere rivolti anche ai gruppi di donne e ragazze maggiormente a rischio, in particolare coloro che affrontano forme multiple e intersettoriali di discriminazione, come le donne rifugiate e migranti, le donne che vivono in comunità rurali e remote e le giovani ragazze.
La lotta alla pratica delle mutilazioni genitali femminili è prevista anche all'interno dell'Obiettivo 5 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
L’UNFPA (United Nations Population Fund), in collaborazione con UNICEF (United Nations Children's Fund), conduce il principale programma mondiale per accelerare l’abolizione delle FGM. Attualmente, il programma riguarda 17 Paesi africani e supporta anche iniziative regionali e globali.
La Giornata rientra anche nell'”Iniziativa Spotlight”, un progetto congiunto dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze. Uno dei filoni specifici dell'iniziativa Spotlight riguarda la violenza sessuale e di genere e le pratiche dannose nell'Africa subsahariana, che includono la mutilazione genitale femminile.
Per maggiori informazioni consultare i link sottostanti.