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Nazioni Unite: messaggio del Segretario Generale Ban Ki-Moon in apertura dell’anno 2013

Primo piano del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, mentre parla al microfono.
© UN Photo

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, nella prima conferenza stampa dell’anno al Palazzo di Vetro, ha esordito ricordando i consistenti progressi realizzati durante lo scorso anno in materia di pace e sviluppo. Il Segretario Generale, tuttavia, non esprime piena soddisfazione, a causa delle crisi ancora in atto, e ricorda le priorità presenti nell’agenda delle Nazioni Unite.

Innanzitutto la situazione in Siria e Mali. In Siria, la crisi umanitaria peggiora di giorno in giorno, la mancanza di cibo e l’impossibilità di accedere all’assistenza medica o di usufruire del gas per il riscaldamento stanno mettendo in ginocchio la popolazione che non è ancora fuggita verso i Paesi vicini. L’arena politica, inoltre, rimane polarizzata e divisa, rendendo sempre più complicata la missione di trovare una soluzione politica. Per questi motivi, l’Inviato Speciale ONU Lakhdar Brahimi sta facendo il possibile per cercare di rendere efficace il proprio sforzo diplomatico. Il futuro dei siriani è nelle loro mani, ma la comunità internazionale, e in particolare il Consiglio di Sicurezza, deve trovare la via per porre fine alle sofferenze del popolo siriano.

La devastante crisi in Mali, dovuta dalla violenza di gruppi di estremisti armati, è l’altra priorità presa in considerazione dal Segretario Generale. Ban Ki-moon ha informato la stampa che il suo Inviato Speciale per l’Africa Occidentale è impegnato in trattative con le autorità maliane e i loro partner regionali, mentre le agenzie umanitarie ONU stanno lavorando per venire incontro alle necessità crescenti di una crisi che ha costretto 350 mila persone a fuggire dal Paese.

Ban Ki-Moon, inoltre, ricorda con dolore l’attacco terroristico a In Amenas (Algeria), sottolineando che tali attacchi non possono essere giustificati e che è necessario che i responsabili vengano assicurati alla giustizia.

L’altra sfida fondamentale per il nuovo anno sarà, ha ricordato Ban Ki-moon, la promozione di uno sviluppo sostenibile, con particolare rriferimento agli Obiettivi di Sviluppo del Milennio, che hanno come scadenza il 2015.

Il 2013, inoltre, è l’anno in cui è previsto che gli Stati raggiungano un accordo giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici e sulla definizione di una nuova agenda, che includa un insieme di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In tal senso, trattative sono già in corso alle NAzioni Unite: Ban Ki-moon ne riferirà in Assemblea Generale nel prossimo mese di settembre.

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