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Nazioni Unite: pubblicato il rapporto della Commissione d'inchiesta sulle violazioni dei diritti umani commesse dalle forze armate in Eritrea

Donne eritree
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Il giorno 8 giugno 2016, la Commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto nel quale si denunciano i numerosi crimini contro l’umanità perpetuati all’interno delle strutture carcerarie, nei campi di addestramento militare ed in altre località dell’Eritrea negli ultimi 25 anni ad opera di funzionari governativi.

Secondo il documento pubblicato dalla Commissione d’inchiesta, molti di questi crimini quali schiavitù, sparizioni forzate, arresti, torture, stupri, omicidi, l’obbligatorietà di un servizio militare indefinito, detenzioni arbitarie, discriminazioni religiose ed etniche, sono stati commessi in funzione di una campagna del terrore ideata ed attuata dal Governo eritreo sin dal 1991 e finalizzata alla diffusione della paura ed al controllo della popolazione civile.

Il quadro istituzionale che emerge dal rapporto si contraddistingue per una totale assenza di istituzioni democratiche e un qualsivoglia sistema giudiziario imparziale ad indipendente. Tale contesto ha determinato il costituirsi di profondi vuoti di legalità e di potere, fertile terreno per il sorgere di un clima d’impunità per i responsabili dei terribili crimini che da oltre un quarto di secolo si perpetuano.

La Commissione d'inchiesta ha rivolto un appello alla comunità internazionale si da mobilitarsi ed affrontare la questione, anche attraverso l’utilizzo della Corte Penale Internazionale si da assicurare alla giustizia ai diversi responsabili delle atrocità commesse.

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