Nazioni Unite: pubblicato l’8° Rapporto della Commissione internazionale d’inchiesta sulla Siria
La Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sulla Siria ha recentemente pubblicato il suo 8° Rapporto sulla situazione siriana, con riferimento al periodo 20 gennaio - 15 luglio 2014, che verrà discusso al Consiglio diritti umani il 16 settembre nel corso della 27° sessione.
Redatto sulla base di 480 interviste ed elementi di prova raccolti indirettamente, il Rapporto offre un quadro delle violenze e delle atrocità compiute sia dalle forze governative, sia dai gruppi armati non-statali contro la popolazione civile siriana, in particolare donne e bambini.
Il Rapporto descrive le pratiche diffuse di tortura e di flagellazione, le esecuzioni pubbliche, le amputazioni che vengono eseguite regolarmente dai miliziani jihadisti per terrorizzare i civili. Si parla di reclutamento e di arruolamento di bambini di 10 anni nei reparti jihadisti dell’Isis e si denuncia l’utilizzo di armi chimiche contro la popolazione da parte delle forze governative di Damasco.
Secondo il Rapporto, gli abusi commessi sia dai gruppi jihadisti sia dalle milizie governative siriane equivalgono a crimini di guerra e a crimini contro l’umanità e costituiscono gravi violazioni del diritto umanitario e dei diritti umani internazionalmente riconosciuti.
Inoltre, la continua fornitura di armi, di artiglieria e di aerei, l’assistenza logistica e strategica o il sostegno finanziario alle due parti in conflitto contribuiscono ad intensificare gli scontri e i massacri tra la popolazione civile.
Alla luce dei fatti, la Commissione, tra le sue raccomandazioni, chiede alla Comunità internazionale di imporre un embargo sulle armi in Siria e di arginare la proliferazione e la fornitura di armamenti nel Paese.
La Commissione, composta da Paulo Sergio Pinheiro (Presidente), Karen AbuZayd, Carla Del Ponte e Vitit Muntarbhorn, è stata incaricata dal Consiglio diritti umani di investigare su tutte le violazioni dei diritti umani, compresi i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità. Tuttavia, dall’inizio delle attività nell’agosto 2011 ad oggi, la Commissione non è stata ancora autorizzata dal governo siriano a entrare nel Paese.