diritti umani

OSCE/ODIHR: preoccupazione per la reazione del governo turco al tentato golpe

Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell'OSCE

Il direttore dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE (ODIHR), Michael Georg Link, ha espresso preoccupazione per la reazione del governo turco a seguito del fallito golpe militare avvenuto nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 luglio 2016.

L’ODIHR condanna ogni tentativo eversivo contro governi democraticamente eletti, ma ritiene che qualsiasi reazione ad eventi anticostituzionali deve avvenire nel rispetto delle obbligazioni internazionali che i paesi hanno contratto in ambito di diritti umani. Tuttavia, il governo turco guidato da Recep Tayyip Erdogan ha avviato un processo di epurazione di giudici, pubblici ministeri, accademici e altre figure intellettuali importanti che supera i limiti accettati dal diritto internazionale dei diritti umani secondo il direttore dell’ODIHR.

I tre mesi di stato d’emergenza, che potrebbero essere ulteriormente estesi, presentano un motivo di preoccupazione aggiuntivo per l’ODIHR, che invece ritiene che stato di diritto e indipendenza del sistema giudiziario siano aspetti da rafforzare a seguito di tentativi antidemocratici di sovversione del potere legittimamente costituito, coerentemente con i principi espressi nel 1999 a Istanbul durante il summit dei paesi dell’OSCE.

A questi processi si sommano, tra le altre misure adottate dal governo guidato da Erdogan, il divieto di viaggi di lavoro per gli accademici e l’annunciata sospensione della Convenzione europea dei diritti umani, un elemento quest'ultimo che ha portato altre istituzioni europee a esprimere preoccupazione.

Collegamenti

Parole chiave

Consiglio d'Europa OSCE/CSCE diritti umani Turchia