difensori dei diritti umani

Parlamento Europeo: presentati i candidati per il Premio Sakharov 2010

Vista dall'alto dell'emiciclo del Parlamento Europeo, Strasburgo, 2009
© EP

Il 21 ottobre a Strasburgo si deciderà il vincitore dell'edizione 2010 del Premio Sakharov per la libertà di pensiero.

Il riconoscimento, istituito nel 1988 dal Parlamento Europeo e dedicato al fisico e Premio Nobel russo Andrei Dmitrievich Sakharov, vuole onorare individui di eccezionale valore che combattono l'intolleranza, il fanatismo e l'oppressione e lottano con profondo coraggio per la protezione dei diritti umani e della libertà di pensiero.

I candidati proposti quest'anno dai gruppi politici del Parlamento Europeo sono nove.

Tra questi se ne segnalano in particolare tre, che svolgono le proprie attività nella regione mediterranea:

Mr Haytham Al-Maleh: siriano, attivista e avvocato per i diritti umani condannato a tre anni di carcere nel luglio del 2010 attraverso un processo ritenuto non rispettoso degli standard internazionali dalle missioni di monitoraggio promosse da diverse organizzazioni di società civile internazionali.

Breaking the Silence: ONG israeliana creata da soldati e veterani dell'esercito israeliano che forniscono testimonianze riguardo il loro servizio militare in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza e a Gerusalemme Est durante la Seconda Intifada, istituendo quindi una piattaforma per militari israeliani in e fuori servizio e per i riservisti con la quale essi possono descrivere in modo confidenziale le esperienze nei territori palestinesi occupati da Israele.

Aminatou Haidar: attivista politica e sostenitrice dei dritti umani di origine Sahrawi che lotta per l'indipendenza del Sahara occidentale attraverso proteste non violente che includono anche scioperi della fame.

La procedura di votazione comincerà il 5 ottobre. Il 18 ottobre saranno decisi i tre finalisti, tra i quali la Conferenza dei Presidenti del Parlamento Europeo sceglierà il vincitore. La Cerimonia di premiazione si terrà, invece, il 15 dicembre a Strasburgo.

Lo scorso anno il premio è stato vinto dall'organizzazione russa per la difesa dei diritti civili Memorial.

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