Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani: adottata la risoluzione che dà il via alla Terza Fase
Nel corso della ventisettesima sessione del Consiglio Diritti Umani è stata adottata, per consenso e con il sostegno di 113 Stati Membri, la risoluzione A/HRC/RES/27/12 relativa alla terza fase del Programma Mondiale per l'Educazione ai Diritti Umani che dà il via all’implementazione del relativo Piano d’Azione.
Alcuni elementi degni di attenzione erano già stati portati all’attenzione del Consiglio Diritti Umani in fase di presentazione della bozza del piano d’Azione - processo condotto nella sua interezza dall’Alto Commissario per i Diritti Umani previa consultazione degli Stati membri, degli stakeholders interessati e degli esponenti della società civile - dal Costa Rica, portavoce della Piattaforma per l’Educazione ai diritti umani e la formazione (di cui sono parte anche Marocco, Italia, Filippine, Senegal, Slovenia e Svizzera). Di seguito i principali:
- Pur considerando che “giornalisti e professionisti della comunicazione” sono il “focus group” della terza fase, occorre puntare alla realizzazione degli obiettivi della prima e seconda fase.
- E’ possibile garantire la libertà di espressione attraverso i principali risultati ottenuti nella sensibilizzazione e formazione ai diritti umani del focus group in questione.
- Adottando la Risoluzione A/HRC/RES/27/12 il Consiglio Diritti Umani ha l’opportunità di riconoscere l’importanza dell’educazione e della formazione ai diritti umani, nonchè la promozione, la protezione e l’esercizio effettivo di tutti i diritti umani.
Durante la stessa sessione sono state adottate altre risoluzioni relative al Programma Mondiale e specificamente relative a “governo locale e diritti umani” (A/HRC/RES/27/4) e “sicurezza dei giornalisti” (A/HRC/RES/27/5).