Rapporto OIM 2010 sulla migrazione nel mondo "Investire oggi per gestire le migrazioni di domani"
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha recentemente pubblicato il Rapporto 2010 sulla migrazione nel mondo.
Il Rapporto rileva che, in un mondo dove gli andamenti demografici, le necessità economiche e gli effetti dei cambiamenti climatici spingono inesorabilmente all'aumento del numero di migranti internazionali, è necessario che gli Stati, le organizzazioni internazionali e la società civile investino risorse finanziarie e umane sufficienti per cogliere le sfide e le potenzialità di questo fenomeno nel futuro.
Il Rapporto stima per il 2010 un numero di persone migranti nel pianeta di circa 214 milioni, rispetto ai 191 milioni del 2005 e ai 176 miloni del 2000. Con questo ritmo di crescita il numero dei migranti potrebbe raggiungere quota 405 milioni entro il 2050, mentre la forza lavoro nei paesi in via di sviluppo crescerà da 2.4 miliardi del 2005 a 3.6 miliardi nel 2040.
Nonostanti le ingenti spese per rafforzare la capacità di gestione dei flussi migratori da parte degli Stati, il Rapporto evidenzia come lacunose, frammentarie e a breve termine le risposte ai cambiamenti delle migrazioni attuali o emergenti. Inoltre, considerando che la domanda di lavoro dei paesi di destinazione è al momento superiore all'offerta di lavoro dei paesi di origine, i canali di migrazione legale resteranno un'eccezione e non la regola.
Un'ulteriore dato riguarda le nuove forme di migrazione irregolare, che interessano sempre più categorie che hanno bisogno di protezione internazionale: minori non accompagnati, richiedenti asilo, vittime di tratta e persone che fuggono dagli effetti del cambiamenti climatici. Ulteriori criticità riguardano i diritti umani dei migranti e la possibilità di una loro integrazione nelle società ospitanti.
Lo studio dell'OIM identifica mobilità lavorativa, migrazione irregolare, migrazione e sviluppo, integrazione e cambiamenti climatici come le aree che subiranno i maggiori evoluzioni nei prossimi anni e in cui è necessario investire.
Tra le raccomandazioni del rapporto:
- rafforzare legislazioni nazionali e politiche sugli spostamenti interni causati dai cambiamenti climatici;
- elaborare dati più esaustivi su migrazione irregolare e mercati del lavoro;
- contrastare la tratta di migranti e il traffico di esseri umani consolidando la capacità dei paesi di transito a dare assistenza ai migranti irregolari.
Fonte: OIM
Fondata nel 1951, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio. L'Italia è uno dei paesi fondatori. Attualmente gli Stati Membri sono 132 e quelli Osservatori sono 17, a cui si aggiungono 80 tra Organizzazioni Intergovernative e non Governative. L'OIM ha una struttura flessibile e ha oltre 460 uffici dislocati in più di 100 paesi. Pur senza far parte del sistema della Nazioni Unite, dal 1992 l'OIM mantiene lo status di osservatore nell'Assemblea Generale e collabora strettamente con le Agenzie specializzate delle Nazioni Unite. Il Quartier generale dell'OIM è a Ginevra.